A gennaio Gabigol potrebbe tornare… sì, proprio a Milano, nella città che lo accolse in trionfo a fine agosto 2016
Un trionfo che oggi sa di farsa, visto com’è andata a finire. Dopo una stagione di reciproca insoddisfazione l’attaccante brasiliano e l’Inter si separarono, e l’incompreso Gabigol fu sbolognato a destra e sinistra con evidente imbarazzo da parte della dirigenza nerazzurra. All’Inter era costato circa 30 milioni di euro. In 9 presenze in campionato (più una in Coppa Italia) segnò un’unica volta. Tre diversi allenatori lo giudicarono inadatto a un ruolo da titolare. Prima de Boer, poi Pioli e, infine, anche Vecchi che con i giovani avrebbe dovuto avere più feeling.
Oggi, ripensare a Gabigol crea un certo disagio in tutti gli interisti e fa sorridere gli appassionati di calcio europei. Per questo la dirigenza nerazzurra sarà stata pure tentata di accendere un cero alla Madonna, quando il brasiliano, girato in prestito al Santos dopo l’esperienza fallimentare al Benfica, cominciò a segnare a raffica.
Rivalutandosi in patria, Gabigol fu alla fine venduto dall’Inter al Flamenco per 18 milioni più il 20% sulla futura cessione. Un mezzo miracolo. In Brasile, in effetti, l’attaccante classe 1996, ha fatto sempre bene. Nel primo anno al Flamenco, in 59 presenze, andò in goal 43 volte. L’anno successivo, il 2020, fece 27 goal. Poi 34, 29 e infine 20.
Ma non chiamatelo più Gabigol, ché non vuole. Oggi l’ex nerazzurro preferisce essere chiamato col nome di battesimo: Gabriel Barbosa Almeida. Dicono che l’Europa gli sia rimasta sullo stomaco. E che ogni tanto sia preso da sentimenti di rivalsa. Ecco perché il bomber brasiliano potrebbe anche accettare di tornare a gennaio.
Gabigol torna a gennaio: Milano lo chiama
Secondo il Mirror, il due volte capocannoniere del campionato brasiliano potrebbe essere preso in considerazione dal Manchester United. E non solo. Infatti si parla anche di un possibile interesse da parte del Milan.
Sì, al Milan. Secondo il tabloid britannico, l’algoritmo usato da RedBird potrebbe aver individuato nell’ex nerazzurro il rinforzo ideale per rianimare l’attacco. Pioli sta provando a rivoluzionare il suo schema, giocando con due punte, ma presto potrebbe tornare al tridente atipico, con due attaccanti laterali a supporto del centravanti. Ebbene, Barbosa potrebbe essere utile sia come punta che come seconda punta o attaccante esterno.
Chukwueze ha già deluso le aspettative e Romero non ha mai convinto. Le fasce sono un problema per Pioli. Ma sarebbe davvero strano se proprio Pioli, uno degli allenatori che ha bocciato Gabigol nel suo primo anno in Italia, avallasse un simile acquisto.
Suona anche abbastanza strana la notizia del sondaggio da parte del Manchester United. I Red Devils hanno bisogno di un attaccante puro. E Gabigol è più una seconda punta. A ogni modo dall’Inghilterra suggeriscono che lo United potrebbe puntare a chiedere in prestito il calciatore dal Flamengo (un prestito oneroso con diritto di riscatto). E non si esclude un possibile scambio con Anthony.
Per prenderlo a titolo definitivo ci vorrebbero più di 25 milioni di euro. Con un 5 milioni, quindi, che arriverebbero nelle casse dell’Inter.
L’ipotesi del Mirror
Dunque, secondo il Mirror, dopo le poco memorabili parentesi all’Inter e al Benfica, Gabigol potrebbe fare ritorno in Europa a gennaio. Per prenderlo, il Manchester United sarebbe disposto a inserire nella trattativa per convincere il Flamengo il prestito di Anthony. Erik ten Hag potrebbe aver individuato in Barbosa il partner ideale dell’attaccante argentino Alejandro Garnacho.
Altri giornalisti inglesi credono invece che il brasiliano possa essere più vicino al Fulham o al Crystal Palace, che in passato avrebbero già cercato il ventisettenne. In Brasile scrivono da mesi che Gabigol avrebbe i giorni contati a Rio de Janeiro, e non solo perché quest’ultima sua stagione è stato meno brillante delle precedenti.
Dopo cinque anni ha voglia di cambiare aria e pensa forse che sia arrivato il momento giusto per riaffrontare l’Europa e riabilitarsi dopo il passato che appare come una funesta macchia sulla sua reputazione sportiva.
