Il grande regalo del Milan

Negli ultimi anni l’Inter è tornata a specializzarsi in operazioni a costo zero, commissioni escluse. Ce n’è una che batte nettamente tutte le altre

È uno dei colpi a parametro zero più importanti delle ultime stagioni. Col senno di poi, perlomeno in Italia ma forse anche a livello internazionale, il più clamoroso da una decina d’anni a questa parte.

Inter, Calhanoglu regalone del Milan
Beppe Marotta (LaPresse) – interlive.it

Hakan Calhanoglu, il grande ‘regalo’ che il Milan ha fatto all’Inter. La storia è nota, siamo in pieno Europeo 2020 – anche se l’estate è quella del 2021 – e, dopo il grave incidente accorso a Eriksen, l’Inter si trova costretta a tornare sul mercato per trovare un sostituto. Possibilmente low cost.

A quel punto si rifà vivo l’agente del turco, considerato il mancato accordo coi rossoneri per il rinnovo del contratto. Maldini, o meglio dire Elliott si impuntano per 1,5 milioni di differenza (circa 500mila euro per tre anni) lasciando andare quello che a tutti gli effetti era uno dei pilastri della squadra di Stefano Pioli. Uno così non lo riavrà più, nonostante le ‘promesse’.

La propaganda milanista ridimensionò subito l’addio, sempre con la solita storia del calciatore brutto e cattivo, ma soprattutto mercenario (tutti noi lavoriamo per chi ci paga di più).

Fece ancora peggio quando Calhanoglu accettò di passare sull’altra sponda dei Navigli firmando un triennale da circa 5 milioni netti a stagione. Un successo per il suo agente e per lo stesso classe ’94.

Il Calhanoglu del Milan era un buon/ottimo calciatore, ma un lontano parente di quello che è poi diventato all’Inter. Prima, ma in particolare dopo che da mezz’ala ha iniziato a ricoprire il ruolo di regista, sfruttando i problemi fisici di Brozovic.

L’anno prima l’esperimento – anche se lui da play ci aveva già giocato – non aveva funzionato. Grossi meriti, ovviamente, vanno dati a Inzaghi.

Inter, il salto di Calhanoglu: oggi tra i primi quattro in Europa

Oggi Calhanoglu è un grandissimo interprete del suo ruolo, uno dei migliori in circolazione. Non è solo quello che imposta l’azione, come abbiamo visto a Bergamo è pure quello dell’ultimo passaggio. In questo ultimo anno è anche cresciuto a livello esponenziale nella fase di distruzione del gioco, completando a pieno il suo percorso di maturazione. Evidente il salto di qualità, un salto che è anche mentale.

Calhanoglu, che beffa al Milan
Hakan Calhanoglu (Ansa) – interlive.it

Siamo pienamente d’accordo, quindi, con quanto detto da Emiliano Viviano a Tv Play: “Calhanoglu, nel suo ruolo, è tra i primi quattro in Europa. Davanti alla difesa adesso gestisce il tempo come vuole lui, ha meno pressioni nelle scelte e tatticamente non è più difficile da gestire”.

Si può vivere e vincere senza Calhanoglu, il Milan ha vinto lo Scudetto dopo che se n’è andato, ma uno così oggi è meglio averlo che non averlo in squadra.

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