In Spagna dicono che il campione potrebbe considerare ormai chiusa la sua storia con il Barcellona: Marotta spera di farlo arrivare a zero all’Inter
Conscio che il suo contratto è in scadenza a giugno, stavolta, potrebbe non essere rinnovato e che probabilmente il Barcellona non lo stima più come una risorsa indispensabile, Sergi Roberto potrebbe aver già cominciato a guardarsi attorno. In Spagna sono convinti che potrebbe cedere alle lusinghe della Major League Soccer, un campionato che appare abbastanza attraente per gli ex blaugrana. Sport, testata molto vicina alle dinamiche interne dell’ambiente societario blaugrana, appare convinto che il club non sottoporrà a Sergi Roberto un’offerta di rinnovo.
Il club nerazzurro osserva con attenzione gli sviluppi: la questione potrebbe interessare. Già lo scorso anno l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta si era informato sul destino del jolly trentunenne della squadra catalana. Per qualche giorno l’affare era sembrato possibile. Dopodiché il centrocampista aveva fatto sapere di non essere disposto a lasciare il Barça.
Durante il periodo del Covid, per poter continuare a giocare con la maglia blaugrana, Sergi Roberto aveva accettato di abbassarsi lo stipendio ai minimi termini. E probabilmente, se gli venisse chiesto di nuovo, sarebbe disposto a farlo ancora.
In teoria e sentimentalmente è ancora un tantino difficile pensare a un giocatore storico (tra le altre cose anche capitano) costretto a lasciare la squadra in cui ha sempre giocato. Eppure sembra proprio che fra Sergi Roberto e il Barcellona possa essere davvero finita. Così come l’estate scorsa sono andati via Sergio Busquets e Jordi Alba, potrà o dovrà farlo anche il classe 1992 nato a Reus.
Sergi Roberto: è davvero finita con il Barcellona?
Se non gli verrà prolungato contratto in scadenza a giugno, i suoi agenti potrebbero offrirlo anche all’Inter come colpo a zero, sapendo dell’interesse pregresso di Marotta e di Inzaghi. Al mister interista farebbe molto comodo un giocatore d’esperienza e di grande qualità tecnica da schierare a centrocampo, come regista, interno o trequartista, oppure sulla fascia, come esterno.
Qualcuno ha contato i vari ruoli coperti da Sergi Roberto durante la sua storia al Barcellona: sono sette. Ovviamente, sarebbe meglio impiegarlo nel suo ruolo naturale, quello di trequartista. Oppure schierarlo come box-to-box. In modo da poterne sfruttare non solo la versatilità e la classe, ma anche il ritmo, la forza, la resistenza e la capacità di inventare passaggi veloci e sempre precisi.
Finisce un’epoca. E il dramma non sarà vissuto solo da Sergio Roberto. Pare infatti che anche l’esperienza in blaugrana di Marcos Alonso sia ormai al capolinea. Secondo quanto riportato da Sport, il club blaugrana non sembrerebbe affatto intenzionato a rinnovare il contratto dei due giocatori-simbolo. Ed entrambi andranno in scadenza il prossimo 30 giugno. Ecco perché già si ragiona su quali potrebbero essere le loro prossime due squadre.
Per Alonso potrebbero farsi avanti squadre di Premier League. Per Sergi Roberto si parla di squadre saudite e americane, ma anche di qualche club di Serie A: l’Inter, la Juventus e la Fiorentina.
E c’è di più. Bisogna infatti monitorare la situazione fisica di Juan Cuadrado. Qualora il colombiano non dovesse dare segni di recupero nelle prossime settimane, l’Inter potrebbe anche provare a prendere lo spagnolo già a gennaio. Ipotesi complicata ma non escludibile. In pratica, l’Inter punta a Sergi Roberto come laterale. Alla Juventus, altra squadra interessata al profilo del classe ’92, lo spagnolo sarebbe invece usato come centrocampista. E una simile condizione potrebbe fare la differenza.
Sembra che gli uomini dell’entourage dell’esterno blaugrana stiano lavorando in prospettiva di un addio. Il trentunenne spera ancora di poter concludere la sua carriera al Barcellona, ma non intende essere trattato come l’ultima ruota del carro. Intavolare qualche trattativa con altri club per un accordo da svincolato potrebbe anche mettere ansia al Barcellona e far muovere i dirigenti.
