L’avventura del bomber in Arabia Saudita non è cominciata nel migliore dei modi, e l’Inter potrebbe anche approfittarne
Prima che l’Inter riuscisse a trovare un accordo con Marcus Thuram a zero, la scorsa stagione, Marotta aveva sondato parecchi altri nomi di giocatori in scadenza per poter arricchire l’attacco interista con un nome importante. Fra i più chiacchierati in vista di un possibile nuovo colpo in entrata per l’Inter c’era anche quello di Roberto Firmino, svincolatosi dal Liverpool dopo otto anni di grandi risultati in Premier.
Già a marzo 2023, infatti, l’attaccante brasiliano aveva comunicato che non avrebbe rinnovato con i Reds, non essendo riuscito a trovare col club un accordo soddisfacente per il rinnovo. L’Inter ci ha provato davvero a convincerlo a trasferirsi a Milano. Ma poi, all’inizio di luglio, Firmino si è accordato con l’Al-Ahli, squadra neopromossa nella massima serie saudita.
Il club arabo gli ha fatto firmare contratto triennale da 20 milioni a stagione. Gli esordi dell’avventura in Arabia Saudita del bomber sono stati più che incoraggianti. L’11 agosto, debuttando in Saudi Pro League con la nuova maglia, il brasiliano ha messo a segno a una tripletta.
Firmino: il bomber scaricato dall’Arabia Saudita potrebbe tornare nel mirino dell’Inter
Dopo quei tre goal, Firmino non ha più segnato. E non è riuscito neanche a incidere positivamente in termini di gioco. Gli esigenti tifosi sauditi sono delusi: si aspettavano molto di più dal brasiliano.
E secondo il sito TEAMtalk.com, l’Al-Ahli potrebbe anche prendere in considerazione una cessione a gennaio, per poter far posto a un altro extracomunitario in rosa. Il club saudita sarebbe dunque pronto ad ascoltare le offerte per Firmino durante la finestra di trasferimento di gennaio per consentire loro di fare spazio nella loro rosa a eventuali nuovi acquisti.
Nell’Al-Ahli, oltre a Firmino, ci sono già Riyad Mahrez, Franck Kessie, Allan Saint-Maximin ed Eduoard Mendy. E la società ha speso circa 200 milioni di euro quest’estate per tirar su una squadra competitiva. Evidentemente non basta, per un club che puntava a vincere il titolo (la squadra, attualmente, è terza in classifica, sotto all’Al-Hilal e al Al-Nassr di Ronaldo).
Anche il trentaduenne ex Liverpool potrebbe essere deluso dalla propria scelta di trasferirsi in Arabia, e il rendimento sotto le aspettative sarebbe in un certo senso interpretabile come una reazione a un disagio generale. Per riprendersi, avrebbe bisogno di nuovi stimoli. Che magari può offrirgli Simone Inzaghi.
Secondo calciomercato.it, per l’Inter, potrebbe essere una buona occasione di mercato. “Ovviamente“, si legge sul sito, “l’affare potrebbe andare in porto solo alle giuste condizioni economiche con il calciatore che dovrebbe rinunciare a gran parte del ricco ingaggio percepito ora in Arabia Saudita“.
La nostalgia nei confronti del calcio europeo
Il bomber sembra stanco dell’Arabia Saudita che lo aveva positivamente colpito nei primi giorni del suo nuovo contratto. Negli ultimi mesi, per ammazzare il tempo, si è dedicato alla stesura di un’autobiografia, che uscirà domani, 9 novembre, nel Regno Unito. S’intitola SI SENOR, My Liverpool Years. In questa pubblicazione, l’attaccante avrebbe dato spazio al ricordo del suo periodo d’oro, al Liverpool, e alla celebrazione del suo più grande traguardo: la vittoria della Premier League.
“Non è un segreto per nessuno. Avevamo conquistato l’Europa, conquistato il mondo, ma mancava qualcosa: non avevamo ancora conquistato l’Inghilterra e quel trofeo della Premier League era quello che i tifosi desideravano più di tutti“, scrive l’attaccante nelle sue confessioni.
“Non ho dubbi: siamo stati i migliori al mondo nel periodo che va dalla fine della stagione 2017-18 fino a marzo 2020, quando il pianeta si è fermato a causa della pandemia di coronavirus“. Un bomber di tale livello vuole chiudere la sua carriera in bellezza, e forse l’Arabia Saudita non è il posto adatto per farlo. Ha nostalgia della Champions League e delle sfide allettanti. Che ne dite, sceicchi? Magari si potrebbe concludere un prestito, o no?