Elogi per l’esterno destro e difensore centrale aggiunto dell’Inter dopo la prestazione contro il Salisburgo, per Inzaghi è una garanzia in entrambi i reparti
Non è uno di quei calciatori che fanno scalpore mediatico oppure attirano su di sé le attenzioni dei tifosi. Eppure la genuinità del gioco di Matteo Darmian colpisce con un silenzio che a suo modo fa rumore.
Il calciatore nerazzurro è stato anzitutto impiegato lo scorso anno con enorme regolarità in qualità di difensore centrale aggiunto a destra in sostituzione all’uscente Milan Skriniar. Per Simone Inzaghi non era soltanto l’unica opzione disponibile perché in quel ruolo avrebbe potuto adattarsi facilmente anche Stefan de Vrij, ma non si è voluto correre rischi in una posizione in cui è necessaria maggiore dinamicità. Darmian non ha deluso, anzi ha facilmente ottenuto l’etichetta di nuovo braccetto scalzando un po’ il suo vecchio ruolo di esterno destro in alternanza a Denzel Dumfries.
Darmian da preservare all’Inter, risorsa indispensabile nei momenti di necessità
Anche in questo avvio di stagione, vista l’indisponibilità iniziale di Benjamin Pavard, l’ex Manchester United si è fatto trovare pronto. E adesso più che mai, consolidato l’infortunio del francese al ginocchio, tutte le forze in gioco dovranno dare il meglio di sé.
Alla chiamata di Inzaghi contro il Salisburgo, Darmian ha risposto super-presente. Giocando però non come braccetto ma proprio come esterno al posto di un Dumfries sovraffaticato nel corso degli ultimi allenamenti antecedenti la partita di Champions League. Composto e pulito negli interventi, efficace nella fase di supporto offensivo, il calciatore si è distinto come una delle tante note positive della serata. E non ci sarebbe pericolo di perderlo neppure il prossimo anno, perché la sua volontà resta quella di contribuire alla crescita del meccanismo nerazzurro anche in Europa.