L’esterno mancino dell’Inter era soltanto un ripiego per Perisic, con dedizione e fiducia ha conquistato Inzaghi ed è ora uno dei punti di forza della formazione nerazzurra
Federico Dimarco, uno di quei personaggi che il mondo del calcio abbraccia soltanto poche volte nel corso della propria storia. Basti pensare ai più grandi. Magari lui non è un Messi o un Cristiano Ronaldo dai piedi fatati o da Pallone d’Oro. Ma è esattamente ciò di cui ha bisogno l’Inter. E questo è quanto conta maggiormente anche per lui. Uno scambio d’amore reciproco e sincero.
L’esterno sinistro dell’Inter ha fatto del suo sogno una virtù. Partito dal basso come tanti altri, ha dovuto fare molta gavetta prima di esser selezionato per la prima volta da Antonio Conte all’interno dei suoi schemi. Con il tecnico salentino non ha poi avuto molto spazio, perché innanzi a sé si stagliava la figura di un certo Ivan Perisic e le chance di funzionare come sua alternativa erano comunque piuttosto limitate. Meglio una bocciatura ed un nuovo prestito, questa volta a Verona dopo il precedente a Parma.
Perisic, uomo essenziale della corsa Scudetto con Conte, ha poi rappresentato una carta importante anche con l’avvento di Simone Inzaghi sulla panchina nerazzurra. Eppure l’ex Lazio ha avuto un’illuminazione.
Come se avesse visto alle spalle di Perisic quel Dimarco sognatore e sicuramente meglio formatosi sotto la guida di Ivan Juric nell’esperienza veneta. Con lungimiranza ha creduto in lui e nelle sue qualità, finché il calciatore si è guadagnato la titolarità assoluta in nerazzurro. E oggi è uno dei pezzi pregiati della rosa.
L’ultimo grande gol segnato contro il Frosinone rappresenta l’apice della spettacolarità. Un lancio sensazionale da football americano, piuttosto che da football a tinte europee. Sul mercato in molti lo vogliono ma lui vuole soltanto l’Inter e il rinnovo con la ‘Beneamata’. Rinnovo che non tarderà ad arrivare, perché l’amministratore delegato Giuseppe Marotta è già al lavoro per garantire a lui, Denzel Dumfries e Lautaro Martinez un futuro ancora tutto da vivere.
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