Strategie e obiettivi del settore giovanile: perché manca ancora la seconda squadra

L’Inter potrebbe ottenere, per regolamento, l’iscrizione di una seconda squadra, come Juve e Atalanta, ma non ha fatto ancora richiesta in tal senso: ecco perché

Il poter gestire una seconda squadra iscritta in Lega Pro vorrebbe dire, innanzitutto, poter far crescere i tanti talenti della Primavera nerazzurra in un contesto più competitivo e provante, ma anche ottenere maggiori opportunità di successo per il marchio e il settore. Sarebbe anche un’ottima vetrina per poter far cassa. Gli obiettivi sono chiari. L’Inter vorrebbe fortemente riuscire a dar vita a una seconda squadra. Potrebbe farlo, perché il regolamento glielo consente. Finora, però, non si è mossa.

Seconda squadra Inter: quando potrebbe arrivare
Inter Primavera, la maglia (LaPresse) – interlive.it

Tempo fa Beppe Marotta ha parlato di un problema oggettivo: per poter far giocare la Primavera in Serie C ci sarebbe bisogno di uno stadio e poi di una struttura a norma. E l’Inter non ha né l’una né l’altra cosa.

Anche per questo sembra che il discorso sarà rimandato a tempi più propizi. Ovvero a quando la proprietà potrà investire sul settore. Dopo l’ammissione dell’Atalanta al campionato di Lega Pro in corso, l’Inter è di fatto salita al primo posto nel ranking per le squadre B composte da Under-23. Per poter dare il via a un progetto dovrebbe solo inviare una richiesta formale alla Federazione.

Finora non lo ha fatto, e più passa il tempo più diventa complicato che nella prossima stagione il club possa dar forma a una propria seconda squadra, sul modello di Juve e Dea. Di recente ne ha discusso anche il nuovo direttore del settore giovanile nerazzurro, Massimo Tarantino.

Tarantino e lo “step” ancora impossibile per far nascere una seconda squadra

Ai microfoni della Radio Lega Serie A Tarantino ha innanzitutto cercato di svelare come mai la Primavera dell’Inter, quest’estate, ha comprato così poco: il club era convinto di avere già tanti talenti importanti su cui investire. “L’Inter, già l’anno scorso, ha dato la possibilità a molti 2005 di giocare da sotto-età con la Primavera. Questo è un lavoro che ci siamo ritrovati e che sta pagando. Ora abbiamo aggiunto qualche altro ragazzo arrivato dall’U18. Abbiamo assemblato, secondo me, una squadra buonissima

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Owusu, uno dei giovani promettenti dell’Inter (LaPresse) – interlive.it

Riguardo alla seconda squadra, Tarantino ha detto che l’intenzione di seguire l’esempio della Juve c’è, ma che, in pratica, è difficile che si realizzi nell’immediato. “Credo che l’Inter abbia in mente sempre la possibilità di migliorare il percorso formativo, e la seconda Squadra è uno di questi step, ma è anche vero che è uno step impegnativo“.

C’è stata dunque una mezza ammissione sul fatto che l’Inter sia interessata al progetto. Ma subito dopo è arrivata anche la conferma che la società non è al momento in grado di creare una squadra da iscrivere in Lega Pro, come hanno già fatto la Juve e la Dea.

Infatti, servono strutture e organizzazione. Cose che rimandano allo stanziamento di un budget che ora come ora Zhang non può offrire. “La Serie C è un campionato impegnativo. Nel momento in cui l’Inter sarà in grado di poter valutare questa opzione, penso che faccia parte del DNA della società crescere e mettere a disposizione il meglio. Quando sarà il momento, credo che si prenderà in considerazione, ma ci sono tanti step da fare prima di arrivarci. Non siamo al punto da poter prendere una decisione finale“.

Massimo Tarantino, nuovo direttore del settore giovanile del club, ha dunque parlato della seconda squadra come di un’idea suggestiva e possibile. Tradotto? Per ora è un’utopia o, al massimo, un lontano orizzonte verso cui indirizzarsi per cominciare a muoversi. La richiesta di iscrizione alla Lega Pro da parte dell’Inter non può essere imminente.

 

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