C’era speranza di vederlo già oggi in campo con i compagni, ma non sarà così semplice: Cuadrado punta ancora a giocare contro la Juventus…
Qualcuno continua a sperare che Juan Cuadrado possa recuperare per tornare almeno in panchina domenica 26 novembre, per la sfida contro la Juventus. Non sarà così facile. E la maggior parte dei quotidiani sportivi, infatti, oggi scrive che il colombiano sarà ancora assente dalla lista dei convocati di Inzaghi e non potrà dunque far ritorno a Torino, città in cui ha vissuto negli ultimi anni. Le cose stanno davvero così?
Il punto è che non si sa ancora quando il giocatore potrà davvero tornare a disposizione del mister nerazzurro. L’ultima presenza di Cuadrado risale al 7 ottobre contro il Bologna. Anche prima di quella data, il colombiano aveva giocato poco. E non è detto che possa recuperare per tornare in campo contro i bianconeri.
Da tempo alle prese con una fastidiosa infiammazione al tendine d’Achille, nell’ultima settimana Cuadrado si è allenato spesso sul campo ma solo a livello individuale e senza spingere troppo. Da Appiano raccontano che il colombiano non è ancora riuscito a liberarsi dal dolore.
Proprio in base a queste sensazioni, ai più appare molto complicato che possa prendere parte al big match dell’Allianz Stadium con la Juventus. L’ex bianconero non sta ancora bene, nonostante giorni fa abbia lasciato intendere il contrario sorridendo ai giornalisti che gli chiedevano lumi sulle sue condizioni. D’altro lato, Inzaghi continua a crederci, quindi non è neanche possibile escludere una convocazione.
Anche oggi, per esempio, Cuadrado si è dedicato al lavoro differenziato. Ciò significa che l’infiammazione al tendine d’Achille continua a condizionarlo anche dopo il lavoro riabilitativo. Il problema è che più tempo passa e più diminuisce la speranza, già scarsa, di vederlo nella lista dei convocati in vista della sfida contro la Juventus di domenica sera all’Allianz Stadium.
Cuadrado: poche speranze di vederlo contro la Juve
“Bene, bene“, aveva risposto Juan Cuadrado, lasciando intendere di poter puntare a un recupero in vista della sfida contro la sua ex squadra, quando intercettato da SportMediaset ha risposto a chi gli chiedeva come stava. Le parole del colombiano sono arrivare al termine dell’incontro vinto da Djokovic a Torino contro Sinner. E da allora si è capito che quel bene andava inteso come un concetto puramente teorico o una formula priva di senso.
Sarebbe interessante vederlo all’opera contro la “sua” Juve, dopo il criticatissimo salto della barricata dell’estate scorsa. L’esterno sta dimostrando buona volontà: ci proverà fino alla fine. E già questa è una buona notizia.
In generale gli irrisolti e continuati problemi fisici di Juan Cuadrado potrebbero essere un segnale da non sottovalutare per il club nerazzurro. Più il colombiano sta fermo e più aumentano le possibilità che l’Inter sarà costretta a intervenire a gennaio durante la finestra di mercato di riparazione.
Il vicedirettore sportivo Dario Baccin ha recentemente fatto un viaggio in Sud America che potrebbe aver aggiunto qualche nome alla lista dei desideri del club: nel mirino il laterale destro del San Lorenzo, Agustin Giay, esterno classe 2004.
L’argentino sarebbe il sostituto perfetto, dato che riesce a mostrarsi propositivo in tutte e due le fasi e ha voglia di mettersi in mostra in Europa. In Serie A piaciucchiano Valentin Gendrey del Lecce (terzino destro giovane ma fisicamente strutturato) e il classe 1995 Pasquale Mazzocchi della Salernitana.
Una delusione che rileva un limite di pianificazione
All’Inter, negli ultimi anni, è andata abbastanza bene con i parametri zero. Quasi tutti gli acquisti di svincolati si sono dimostrati funzionali in senso tecnico. Non è stato così per Juan Cuadrado, che finora ha giocato meno di 100′ con la maglia dell’Inter dal suo trasferimento estivo e non dovrebbe essere in grado di tornare in squadra a breve.
Non ci sarà contro la Juventus dopo la sosta per le Nazionali. A meno di miracoli. Ma anche in quel caso si tratterebbe di portarsi in panchina un giocatore non pronto e che non vede il campo da troppo tempo.
La dirigenza e Inzaghi hanno sbagliato a puntare su un trentacinquenne? Sarebbe stato più saggio investire un minimo per prendere un giovane interessate? Oppure trattenere Lazaro o Zanotti (ceduto in prestito in Svizzera)? Cuadrado ha ancora tempo per riscattarsi. Incrociamo le dita.
