160 milioni di euro: eccola qui la differenza, matematica, fra Juve e Inter. Una verità che lo stratega Allegri tende da mesi a dissimulare
I favoriti per lo Scudetto siete voi! No, siete voi! Da giorni si dibatte su quale squadra, fra Inter e Juve, sia meglio attrezzata per conquistare il primo posto in campionato. Intanto, col derby d’Italia, quello che si giocherà in campo, a Torino, domenica sera, una delle due potrà dimostrare la propria attuale superiorità tecnica o tattica. Per i tifosi non c’è gara più attesa. Ogni volta polemiche, veleni e reciproche accuse soverchiano ciò che è davvero fondamentale: il gioco.
E si spera che stavolta andrà diversamente, anche se le premesse non appaiono incoraggianti. Massimiliano Allegri ha cominciato settimane fa a ripetere che l’Inter è la favorita per lo Scudetto, perché costruita per vincere. Marotta e Inzaghi hanno risposto alla maniera dei bambini: specchio riflesso, la favorita è la Juve! Ma dove sta la verità?
Da un punto di vista pratico, la Juve quest’anno è avvantaggiata dal calendario: non gioca le coppe, e ha dunque più tempo per preparare ogni sfida di campionato. Come gioco, invece, l’Inter sta esprimendo un calcio più propositivo e fluido. Ciononostante, i bianconeri, anche se limitati da un tatticismo iper-difensivistico e da un atteggiamento poco generoso in termini di coraggio, stanno ottenendo ottimi risultati, e sono infatti secondi in classifica a due punti dall’Inter.
Poi c’è la questione del valore tecnico della rosa. Quale squadra, fra Inter e Juve, è costata di più ed è quindi rappresentazione di uno sforzo economico più evidente per il raggiungimento del successo? Tuttomercatoweb.com ha messo a confronto le rose, reparto per reparto, evidenziando che ciò che sostiene Allegri è falso.
La vera squadra costruita per vincere, nonostante la penalizzazione dello scorso anno, è la Juve: i bianconeri hanno investito ben 420 milioni di euro per costruire la rosa, ben 160 in più rispetto ai nerazzurri.
160 milioni in più: ecco perché la Juve è la favorita per lo Scudetto
La Juve, dunque, è costata molto di più… La rosa nerazzurra ha una valutazione totale, secondo Transfermarket, di 563 milioni di euro, è vero, mentre quella bianconera si ferma a 421 milioni.
Ma il valore di mercato storico, ovvero quanto hanno speso le due società per comprare i giocatori, mette in luce una netta differenza. “Per mettere in piedi la squadra di Allegri, difatti, le dirigenze succedutesi nel corso degli anni hanno investito ben 420 milioni di euro“, si legge su tuttomercatoweb.com.
Cioè 160 milioni più di quelli spesi dall’Inter per mettere insieme ora la rosa gestita da Inzaghi. E questo pur non volendo considerare Fagioli e Pogba, che non sono disponibili per vicende extra-campo. Anche se, è giusto dirlo, l’impatto dei due sul valore storico sarebbe stato irrilevante, dato che Fagioli viene dalla Primavera e il francese è arrivato a parametro zero.
Un attacco da quasi 180 milioni contro un attacco da poco più di 30
Le differenze di valore crescono poi se si analizza il monte ingaggi. Sia Inter che Juve hanno cercato di abbassare gli stipendi dei giocatori e imporsi dei limiti di sostenibilità. Ma la Juve spende ancora 121 milioni di euro lordi (senza contare Pogba) a stagione. L’Inter, invece, è ferma a 115 milioni di euro lordi a campionato.
Bremer è costato alla Juve 41 milioni (senza considerare i bonus). Danilo, invece, 37. Locatelli è stato pagato 20 milioni, McKennie più di 20. Chiesa è arrivato dalla Fiorentina per 55 milioni. Vlahovic addirittura per 83,5. L’attacco juventino ha un valore di circa 180 milioni.
Nell’Inter i difensori che sono costati di più sono Bastoni e Pavard: 31 milioni il primo, 30 il secondo. A centrocampo i pezzi pesanti sono Barella (44,5 milioni) e Frattesi (33 milioni). In attacco l’Inter ha speso 25 milioni per Lautaro. 0 per Thuram. 0 anche per Sanchez. L’attacco dei nerazzurri supera di poco il valore di 30 milioni.