Torna a parlare l’ex portiere e capitano nerazzurro, Samir Handanovic, dopo il suo ritiro con l’Inter e l’inizio della sua nuova avventura da osservatore
Seppur sovrastato per merito da André Onana nel corso della passata stagione, Samir Handanovic ha comunque lasciato un grande ricordo all’Inter per le tante annate d’onore a difendere i pali della porta nerazzurra in qualità di capitano. Un addio prevedibile per questioni anagrafiche, oltre che prestazionali, che avrebbe trovato d’accordo lo stesso calciatore con il resto della dirigenza. Simone Inzaghi compreso.
Dopo una brevissima parentesi da svincolato, l’esperto numero uno sloveno ha però deciso di prendere la decisione più difficile: quella del ritiro. A questo è seguita una lunga vacanza, restando vicino ai suoi affetti e facendo una capatina a Lubiana di tanto in tanto. Come raccontato da Handanovic ai microfoni dei colleghi sloveni di ‘Nogomania’, gli ultimi mesi non sono poi stati tanto male. Anzi, al contrario, l’ex portiere se la sarebbe passata davvero bene potendo finalmente riscoprire del tempo libero di qualità.
Arriva poi un momento in cui bisogna rimboccarsi nuovamente le maniche e mettersi al lavoro, cercando quindi una nuova connotazione fino ad allora sconosciuta. E così Handanovic ha voluto cogliere la palla al balzo, come le tante recuperate in passato sul campo, restando al fianco dell’Inter ancora una volta. Questa volta in qualità di osservatore.
Handanovic sogna di allenare un grande club, intanto resta a Milano come osservatore dell’Inter
“Ho ricevuto qualche proposta ma per il bene della mia famiglia ho deciso di restare a Milano, lì dove ho terminato la mia avventura sportiva”, ha raccontato lo sloveno con serenità. Terminare un percorso, però, non è certamente sinonimo di allontanamento da qualsiasi altra ramificazione parallela allo stesso. Motivo per cui Handanovic ha un piccolo, grande sogno nel cassetto: diventare un allenatore.
“Ho iniziato come osservatore all’Inter ma vorrei diventare allenatore entro due o tre anni. Preferirei iniziare coi giovani per trasferire loro le mie conoscenze. In questo modo posso restituire al calcio qualcosa, perché dal calcio ho imparato tanto. E un giorno sarebbe bello allenare un grande club“, ha quindi concluso Handanovic con orgoglio. Chissà che non si vedrà nuovamente il suo volto in primo piano nel riquadro di qualche telecamera a bordo campo, in una veste diversa da quella cui tutti eravamo abituati.