L’anno scorso Beppe Marotta ha inseguito a lungo Chris Smalling come possibile colpo a zero: non prenderlo è stato un affare
Da titolarissimo per cui ha più volte garantito lo stesso José Mourinho, Smalling si è trasformato in un grosso problema per la Roma, che ora potrebbe anche prendere in considerazione una cessione a gennaio. I giallorossi sono infatti assai preoccupati per le sue condizioni: l’inglese è indisponibile da mesi e non sembra vicino al recupero. Per trattenerlo alla Roma, la proprietà aveva accontentato tutte le sue pretese contrattuali, ma ora il rapporto fra le parti sembra di nuovo in crisi.
Sarebbe potuto essere l’erede di de Vrij all’Inter, Chris Smalling. Ma alla fine l’inglese ha deciso di rimanere alla Roma mentre i nerazzurri hanno convinto l’olandese a rinnovare. Scegliere un’altra strada sarebbe stato pericoloso per i nerazzurri. Smalling si sta infatti dimostrando fragile fisicamente e poco limpido nelle proprie intenzioni.
E così la stessa Roma potrebbe anche decidere di cedere Chris Smalling nella finestra invernale di mercato. Questo perché l’inglese è ormai fermo da settembre e non sembra voler impegnarsi per poter tornare a disposizione di José Mourinho.
Il portoghese ha più volte sottolineato la gravità dell’assenza dell’inglese in difesa: per lo Special One Smalling era un intoccabile e un leader. Un giocatore troppo importante per i capitolini. Ma Mourinho ha anche lasciato intendere di essere ormai spazientito. C’è qualcosa che non va, oltre all’infortunio.
Poteva arrivare all’Inter: Smalling fa infuriare la Roma
Il rapporto tra il classe 1989 nato a Greenwich e la Roma è ai minimi termini. Ma mai quanto ora sarebbe importante un suo recupero per i giallorossi. La tenuta del reparto arretrato della squadra allenata da Mourinho è infatti assai scarsa. Avversari, grandi e piccoli, riescono a penetrare troppe volte la retroguardia della Roma, nonostante un’impostazione attenta alla chiusura.
Pesa appunto l’assenza di Smalling, infortunatosi dopo la sconfitta allo Stadio Olimpico contro il Milan. Per tenersi in squadra l’ex centrale del Manchester United, Mourinho si è spero in prima persona. Questo perché Smalling era stato tra i grandi protagonisti della precedente stagione. Ma quest’anno le cose sono cominciate nel peggiore dei modi.
E alla fine proprio José Mourinho si è lasciato andare a dichiarazioni non troppo carine nei confronti del difensore inglese, alimentando così il malumore di un ambiente che non riesce a spiegarsi qual è il male che affligge il difensore.
L’impressione è che l’inglese stia ritardando il ritorno in campo. Oppure, il trentaquattrenne non ha alcuna responsabilità e la situazione che infastidisce l’allenatore portoghese dipende da errori di strategia da parte dello staff. Il piano di recupero personalizzato studiato dai fisioterapisti della Roma non ha funzionato. E così i tempi si sono allungati.
Dall’Inter all’Arabia: il futuro dell’inglese è in bilico
Sembrava che a Smalling non dispiacesse l’idea di trasferirsi all’Inter. Oppure di tornare in Premier o, ancora, di provare a giocare negli Stati Uniti. L’opzione MLS è l’unica ancora possibile per il calciatore britannico: Inter e club di Premier, di certo, non hanno più intenzione di prenderlo.
Dopotutto si tratta di un giocatore fermo da mesi che fra qualche giorno compirà trentaquattro anni. Il club giallorosso sta riflettendo sul suo futuro, dopo avergli offerto un biennale la scorsa estate (anche l’Inter stava per fare lo stesso errore: Marotta voleva appunto proporgli un biennale). L’ideale per la società sarebbe cercare di cederlo già a gennaio.
Il direttore sportivo Tiago Pinto spera che possa arrivare un’offerta convincente dall’estero. Magari dall’Arabia Saudita dove ci sono club che potrebbero pagare quanto serve alla società capitolina e quanto potrebbe pretendere il difensore per l’ingaggio.
Con Smalling ancora KO e l’assenza certa di N’Dicka (che a gennaio partirà a causa della Coppa d’Africa), la Roma potrebbe essere costretta a comprare un nuovo centrale. Il percorso in Europa League continuerà di sicuro fino a febbraio e per questo gli impegni saranno tanti e ravvicinati. Mourinho pretende dunque nuovi innesti.