Alla fine Juventus-Inter, come era facile prevedere, finisce con pareggio: un punto per testa e tutti più o meno contenti; anche Sommer sembra soddisfatto a metà
Inzaghi si adatta allo spartito dettato da Allegri e così il derby d’Italia si trasforma in una partita davvero poco emozionante. Diciamolo pure: brutta. I due goal arrivano da due fiammate ma entrambi i portieri partecipano come spettatori. Yann Sommer, intervistato a fine partita, parla di un buon punto, anche se non è sembrato del tutto soddisfatto.
“Juventus-Inter è stata una partita molto tattica, e ho avuto l’impressione che nessuna delle due squadre volesse prendersi troppi rischi. Alla fine è un buon punto per noi“, ha spiegato Sommer ai microfoni di DAZN. “Per noi è stato importante pareggiare subito perché la Juventus difende molto bene. Chiude tutti gli spazi e rende quasi impossibile il gioco“.
Ma il portiere svizzero ha notato anche positive e di cui andar fiero. “Per me è bellissimo, come portiere, giocare alle spalle di una difesa come la nostra. Questa è sicuramente una chiave importante del nostro gioco. Dobbiamo concedere meno goal possibili. E anche oggi non hanno avuto grandi chance. Ed è fantastico come siamo compatti tutti insieme in difesa“.
Un buon punto, dunque. Ma alla prossima c’è il Napoli, mentre la Juventus giocherà contro il Monza. Per questo è possibile che i bianconeri possano raggiungere l’Inter al primo posto o superarla. Sommer ha voluto lodare la difesa interista ma ha voluto anche sottolineare la solidità difensiva della Juve: “Sono bravi a giocare così“.
Non è sembrato della stessa opinione Allegri, tecnico della Juve. “Abbiamo preso un goal da polli“, ha spiegato il tecnico bianconero. “Giocavamo contro una grande squadra e ci sta. Loro fanno una bella azione in velocità, l’unico che poteva impedirla è Bremer che poteva tentare di appoggiarsi su Thuram per fermarlo“.
“Oggi, più che vincere, era importante non perdere, perché restare a 2 punti dall’Inter ti dà una consapevolezza diversa“, ha sintetizzato Allegri. Inzaghi ha invece ripetuto che avrebbe preferito spingere di più. La Juve non glielo ha permesso anche perché molti giocatori nerazzurri erano stanchi. “Dumfries era stanco dopo la Nazionale“, ha spiegato Inzaghi. “E Cuadrado ha stretto i denti per darci una mano anche se sente ancora dolore“.
Un’altra intervista significativa è stata quella di Rabiot. “Io vedo il bicchiere mezzo pieno, faremo meglio sicuramente nelle prossime partite“, ha detto il francese, sbilanciandosi poi sugli obiettivi della squadra: “Il mio obiettivo e quello dello spogliatoio è vincere lo Scudetto. Siamo forti, dobbiamo essere consapevoli di questo, ce la possiamo fare, è quello che ci diciamo nello spogliatoio”.
Secondo Rabiot è stato fondamentale per la Juventus aver ritrovato al meglio i suoi attaccanti. Chiesa e Vlahovic sono per il francese due giocatori importanti: “Qui abbiamo bisogno di Dusan e del suo feeling con Chiesa. Siamo contenti per loro… Siamo campioni, vogliamo vincere sempre, andando sempre avanti. Il secondo tempo è stato più equilibrato con meno occasioni“.
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