Al termine di Benfica-Interm una furia si è presentata in sala stampa: era Roger Schmidt; col sangue agli occhi, il tedesco ha definito orribile l’arbitraggio del match di Champions
Incollerito con l’arbitro e, verosimilmente, deluso per la rimonta subita, l’allenatore del Benfica ha fatto capire a parole e a sguardi di non essere pronto ad accettare il risultato finale della sfida casalinga dei portoghesi contro i nerazzurri. Per il Benfica era fondamentale vincere, per poter sperare di accedere in Europa League. E ora Roger Schmidt, che in Portogallo non è poi così apprezzato da stampa e tifosi, dovrà giustificarsi e poi riscattarsi, dopo un girone Champions da più punti di vista disastroso.
Il pareggio di Lisbona di ieri sera è stato spettacolare ma anche parecchio snervante. Prima l’Inter e poi il Benfica hanno affrontato imprevisti demoni, lasciandosi così risucchiare in un vortice di delusione e nervosismo.
Inzaghi ha ammesso che nel primo tempo la sua squadra, presa a sberle da Joao Mario, aveva approcciato troppo mollemente la partita e faticato a reagire al buon gioco dei portoghesi. Schmidt, invece, non è riuscito a riconoscere che il Benfica ha subito la qualità dell’Inter nel secondo tempo e si è di conseguenza meritato i tre goal incassati.
No, l’allenatore tedesco del Benfica ha preferito definire il rigore concesso all’Inter “uno scherzo” e l’arbitro come “disastroso“. L’allenatore dei portoghesi ha tutto il diritto di essere deluso… E, fondamentalmente, ha anche qualche ragione sufficiente per non gradire la direzione arbitrale nella clamorosa rimonta dei nerazzurri al Da Luz.
In effetti, il lettone Andris Treimanis non è stato precisissimmo. E nemmeno pulito nella sua conduzione. Anche per colpa del lavoro perfettibile dei guardalinee.
Schmidt se la prende con l’arbitro: “Conduzione orribile“
Schmidt, che si presenta come un maestro del gegenpressing e un genio della tattica, si è dimostrato per la quarta volta un esperto di lamentazioni. In due anni, l’Inter ha sfidato quattro volte il suo Benfica, e tutte e quattro queste occasioni il tedesco si è lagnato di qualche episodio arbitrale.
Al termine della gara tra Benfica e Inter terminata 3-3, con la rimonta dei nerazzurri dopo i tre goal subiti nel primo tempo, ha fatto ciò che tutti si aspettavano: si è lamentato. Per Schmidt sul secondo goal dell’Inter c’è stato un fallo e il rigore del 3-3 è “uno scherzo“.
“C’è stato un primo errore dell’arbitro, poi un secondo errore, in una partita decisiva e in un momento momento decisivo“, ha tuonato il tedesco in conferenza stampa. “Ci sono sei arbitri e questo è il risultato. È un disastro. Sono inorridito da come sia possibile che così tante decisioni siano state sbagliate, come ciò possa accadere”.
“I nostri giocatori meritavano di vincere“, ha continuato Schmidt, “ma purtroppo la prestazione degli arbitri ci ha ostacolati… Sono scandalizzato da quanto accaduto: è incredibile che ciò sia possibile in Champions League. Sei arbitri coinvolti nelle decisioni eppure siamo stati puniti con un rigore e un cartellino rosso, Errori sui calci d’angolo, sui tiri, tutto: hanno sbagliato tutto quello che potevano sbagliare, è stato un disastro!”
Pareggio amaro per i lusitani
Durante il match, Schmidt aveva provato anche ad avere colloquio con l’arbitro. Ma anche in questo caso è stato deluso dall’atteggiamento del fischietto lettone: “Prima che potessi dire qualcosa, ha detto che se avessi detto qualcosa mi avrebbe mostrato un cartellino rosso“.
L’amaro 3-3 maturato in Benfica-Inter, in realtà, è specchio perfetto di una sfida che ha visto l’Inter completamente smarrita nel primo tempo e poi più decisa e convincente nel secondo tempo, tanto da sfiorare anche la beffa al 95′.
Nel post-partita l’allenatore dei portoghesi Roger Schmidt non ha potuto far a meno di sfogare il proprio disappunto e di puntare il dito sulla direzione arbitrale del match. Il tedesco crede che i suoi giocatori siano stati impeccabili. “Siamo stati molto creativi e abbiamo avuto tante occasioni. A questo livello è stato quasi perfetto. Nel secondo tempo, dopo il secondo goal loro, abbiamo cominciato ad accettare la loro qualità. Nonostante i goal presi abbiamo creato altre chance…”
L’arbitro è apparso in difficoltà, è vero. Comunque, è stato aiutato dalla VAR che ha corretto le sue indecisioni. Sul rigore per l’Inter, l’arbitro non sembrava aver dubbi: ha indicato subito il dischetto. Otamendi è intervenuto toccando il pallone, ma poi pestando anche il piede di Thuram. Il lungo check del VAR ha valutato anche il presunto fallo di Sanchez a inizio azione su Neves. Ma il rigore c’era e il cileno, pur prendendosi un rischio con un mini pestone sull’avversario, non ha commesso fallo.