Il leone Alexis Sanchez torna a ruggire, con il rigore, ma soprattutto con le parole: messaggio alla squadra e a Inzaghi
Contro il Benfica, schierato dal 1′, il cileno ha giocato una brutta partita, ma si è fatto carico del rigore del 3-3 e ha dimostrato ancora tanta personalità e voglia. Due qualità che possono dimostrarsi indispensabili all’Inter, soprattutto in Champions League. Il Niño Sanchez è fatto così: può illuminarsi all’improvviso. Ed è quello che ha fatto anche a Lisbona.
Rientrato in extremis in gruppo dopo uno stop dovuto a una distorsione, Sanchez si è fatto notare in campo contro il Benfica con azioni inconcludenti, possessi prolungati e palloni persi. Per tutto il primo tempo ha giocato senza incidere. Poi, nel secondo, con un paio di colpi ha contribuito alla rimonta. Suo il corner da cui è nato il 3-1. Suo il recupero da cui è nato il rigore. E suo il goal del pareggio dagli undici metri.
I fatti sono inequivocabili. Nonostante tutto, Sanchez, il suo apporto all’Inter, riesce comunque a darlo. A oggi ha una media goal da uno ogni 125‘. E non è poco per uno che non ha mai trovato continuità in nerazzurro.
Alexis Sanchez ha parlato nel post-partita a Sky Sport dopo il pari del Da Luz, e lo ha fatto da leader: “Credo che abbiamo fatto una rimonta da squadra con mentalità da campioni. All’inizio abbiamo un po’ dormito… Ma sono contento per me e i miei compagni. Champions e Serie A sono competizioni diverse. A fine primo tempo ci siamo detti che era colpa nostra e non merito loro“.
Dopodiché il Niño Maravilla ha spiegato come la squadra è riuscita a recuperare tre goal: “Con la cattiveria da mentalità europea abbiamo ripreso la partita. Sono abituato a giocare partite importanti nella mia carriera, credo che oggi si sia visto… Mi piace sempre giocare e dare una mano alla squadra, il mister lo sa. Vogliamo vincere tutto“.
Sanchez vuole giocare di più e Inzaghi proverà ad accontentarlo
I campioni sono così, e al momento giusto fanno pesare la personalità e il carattere. Alexis Sanchez, pur giocando al di sotto delle sue possibilità, è stato importante nel pareggio dell’Inter contro il Benfica.
Oltre ad aver segnato il 3-3 finale nella sfida tra Inter e Benfica, che permette ai nerazzurri di conservare l’imbattibilità e il primo posto nel girone D di Champions League, il Niño è rimasto in campo fino al 79′, mettendoci il cuore e la faccia tosta.
Questo è ciò che Inzaghi vuole dall’attaccante nativo di Tocopilla. Lo spirito indomito di un giocatore tecnicamente capace di indirizzare un match anche con poche scelte indovinate. Nel primo tempo, Sanchez si è fatto notare con un liscio al momento del tiro e le solite, sterili piroette intorno al pallone.
Nella seconda frazione di gioco, insieme ai compagni, ha deciso di mettendoci molta più intensità. E non è un caso che il suo recupero, al limite dell’area dell’Inter, abbia portato al rigore, realizzato poi con grande freddezza.
Il Niño vuole giocare di più. E Inzaghi lo sa. Finora mister Simone Inzaghi ha sempre apprezzato la disponibilità del cileno. Lo vuole così: arrogante e insofferente.
All’ex United non manca mai la voglia di spaccare le partite. Ma non sempre ci riesce. Fisicamente non è ancora al top. A ogni modo, si sta mettendo in mostra. Il goal del pareggio è stato importante, ma conta anche l’atteggiamento. E con esso la volontà di mettersi ancora in mostra e aiutare la squadra.