L’austriaco è tornato a segnare dopo tredici anni per i nerazzurri, l’ultima volta era accaduto nell’era del Triplete. Tutto quello che c’è da sapere sul suo futuro
Nella serata del ‘Da Luz’, appuntamento andato in scena lo scorso mercoledì e il cui avvio è stato letteralmente da horror, Simone Inzaghi ha fortunatamente potuto raccogliere, a partita in corso, ottime indicazioni anche da parte di Marko Arnautovic.
L’ex Bologna, autore di una prova il cui voto va oltre il 6,5 di base, si è sbattuto di qua e di là quasi per tutti i ’68 in cui è rimasto in campo. Gol a parte, propiziato da un colpo di testa fallito da Yann Bisseck, l’austriaco si è reso protagonista di un’ottima gara: compito che non era riuscito a portare a termine sinora anche a causa dell’importante stop che lo ha tenuto ai box per circa un mese e mezzo di tempo.
A guai fisici superati, però, ci si aspetta che il classe ’89 incominci a dare all’Inter il giusto contributo di cui, proprio i nerazzurri, necessitano. A maggior ragione per via dell’importante investimento compiuto da parte del club meneghino per lo stesso Arnautovic: venuto a costare sugli 8 milioni di euro di parte fissa più 2 di bonus facilmente raggiungibili. Riscatto definitivo che scatterà, perciò, al primo punto ottenuto in campionato da parte della formazione di Simone Inzaghi a partire dal 5 febbraio 2024 in poi. Futuro dell’austriaco che, ciò nonostante, resta ancora da delineare del tutto.
L’arrivo di un nuovo centravanti potrebbe spingere Arnautovic ai saluti: la situazione
E’ necessaria una seconda metà di stagione all’altezza da parte di Marko Arnautovic per far sì che, proprio l’austriaco, convinca l’Inter a puntare su di sé anche per il futuro.
Nonostante il riscatto automatico del calciatore (che, come da accordi, avverrà quasi al sorgere del prossimo anno) i nerazzurri continueranno a interrogarsi anche nei prossimi mesi sul conto di Marko Arnautovic: calciatore per cui è stato, poco tempo fa, compiuto un investimento assai importante e che, sinora, non si è mostrato all’altezza della situazione.
A poter complicare le cose potrebbe essere, inoltre, l’arrivo di un nuovo centravanti (vedi l’interesse per Taremi, attaccante che Marotta e Ausilio faranno di tutto pur di portare a Milano in futuro).
Anche vero, però, che sarebbe proibitivo anche per una società dall’alto blasone come quello di cui dispone l’Inter, da anni alle prese con una situazione economica non facile, provare a liberarsi dell’austriaco dopo un solo anno dal suo arrivo. Centravanti che, in caso d’addio, sarebbe necessario cedere alle stesse cifre, per non far registrare una minusvalenza, e che comporterebbe l’ingaggio di una nuova prima punta.