La vittoria per 3-0 in trasferta a Napoli porta anche brutte notizie per Simone Inzaghi: de Vrij e Dumfries sono finiti ko
Una vittoria esaltante, ma anche controversa. Il Napoli è arrabbiato per via della direzione arbitrale e l’Inter gioisce a metà: dopo le fatiche del Maradona, mister Inzaghi potrebbe infatti dover affrontare un inasprimento della crisi in difesa. Il reparto, già minato dalle assenze di Pavard e Bastoni, ha perso un altro titolare. Inoltre, si riducono pure le alternative sul centro-destra, dato che Darmian, utilizzato nelle ultime settimane dovunque, per sopperire alle assenze di Pavard e di Dumfries, potrebbe essere chiamato ancora a sdoppiarsi.
Lo 0-3 al Maradona ha di fatto indebolito l’Inter con gli infortuni di Stefen de Vrij e Denzel Dumfries, entrambi usciti dal campo anticipatamente. Due giocatori mai così fondamentali, soprattutto perché utilizzati in reparti dove i nerazzurri erano già a corto di uomini. Ora si attendono gli esami.
Il primo ad abbandonare il terreno di gioco è stato de Vrij, sostituto al 18’ a causa di un risentimento muscolare all’adduttore della gamba sinistra dopo un contrasto con Osimhen in area. E la situazione si fa dunque parecchio complicata, data l’assenza dei titolarissimi Pavard e Bastoni.
Inzaghi, a fine partita, ha ammesso che l’infortunio dell’olandese non può essere inteso come un evento sorprendente: avendo giocato in Nazionale ed essendo stato sempre schierato dal 1′ con l’Inter nelle ultime partite, l’ex Lazio era stanco e quindi soggetto a risentimenti muscolari. Non si poteva fare altrimenti, data l’emergenza nel reparto.
Dumfries, invece, stava accusando stanchezza già da varie settimane: non era partito per Lisbona nell’ultimo impegno. Il laterale è uscito al 77′, per un risentimento muscolare ai flessori della gamba sinistra.
Problemi in difesa, gli infortuni di Napoli mettono in ansia Inzaghi
Ora Inzaghi può solo sperare che gli stop per de Vrij e Dumfries non siano troppo lunghi. Per il laterale c’è più ottimismo, mentre per il centrale si prevede almeno qualche settimana di riposo forzato.
Intanto, l’allenatore spera di poter riaccogliere il prima possibile in gruppo Pavard, che dovrebbe, secondo i piani, tornare in campo per fine anno. Alessandro Bastoni, invece, ha buone possibilità di esserci già dalla prossima con l’Udinese. E questa è l’unica buona notizia dal fronte.
Per sostituire Dumfries, Inzaghi può contare sul recuperato Cuadrado. Ma va specificato che il colombiano non è al 100% e non ha del tutto risolto i suoi problemi con l’infiammazione. Spremerlo, in questo frangente, potrebbe voler dire esporlo a un nuovo, lungo stop. Se permane l’incognita dal punto di vista fisico, l’assist fornito dall’ex Juve a Thuram regala almeno un po’ di speranza sulla qualità tecnica del giocatore che il mister proverà a rilanciare.
Le alternative del mister
Prima di capire come reagire all’emergenza servirà avere sotto mano i responsi ufficiali degli accertamenti, per valutare i possibili tempi di recupero. I report dei medici sono attesi per domani, dopo gli esami. Il laterale dell’Inter, uscendo dal campo al momento della sostituzione, ha mimato il gesto dello stiramento. Per de Vrij si teme qualcosa di ancora più grave. Si parla di un problema all’adduttore.
Carlos Augusto ha dimostrato di poter reggere il ruolo sul centro-sinistra, e questo permette quindi un rientro meno affannoso da parte di Bastoni. Acerbi riprenderà posizione al centro della difesa. Per Benjamin Pavard, invece, si spera che possa rientrare entro una quindicina di giorni.
Dalla Primavera, Inzaghi porterà di sicuro in panchina Stabile, difensore centrale convocato già varie volte, il giovane laterale destro Aidoo. E poi c’è il centrale sloveno Samo Matjaz: tecnicamente è ancora acerbo, ma fisicamente è il più strutturato nella squadra di Chivu.
Occhio poi all’utilizzo di Bisseck: il tedesco potrebbe tornare molto utile in questo mese di dicembre. L’idea di Inzaghi, in questo caso, potrebbe essere quella di spostare Darmian fisso a destra e di schierare Bisseck come braccetto destro.
