Le piccanti dichiarazioni del presidente del Toro Club Parlamento sfidano la pazienza dei tifosi bianconeri sulla bontà delle azioni della Juventus nella sua lunga storia, intanto godono anche i rivali interisti
La sfida disputata tra Juventus e Inter sul terreno di gioco dell’Allianz Stadium si è conclusa con un pareggio giusto per quanto visto in campo, fra due formazioni entrambe etichettate a favorite per la vittoria finale del campionato di Serie A in questa stagione. Eppure la storica rivalità tra le due tifoserie ha continuato a perdurare anche nei giorni a seguire, con voci e commenti che hanno investito in ugual misura le due metà della stessa medaglia.
Ma quel che nelle ultime ore è risaltato più di qualunque altro commento è stato l’intervento del presidente del Toro Club Parlamento, il deputato Enrico Borghi. Come facilmente intuibile, il primo rappresentante del fan club del Torino in Parlamento non si è risparmiato dall’accusare il club bianconero ed eterno rivale della formazione granata nel derby stracittadino della Mole ricalcando quanto fatto da Ignazio La Russa, presidente del Senato e noto tifoso nerazzurro.
Borghi antijuventino come La Russa, il commento fa impazzire i social
“La Juve ruba da cinquant’anni, si potrebbe istituire una commissione d’inchiesta”, ha affermato Borghi senza stupore generale. “Se sono d’accordo con le parole del presidente del Senato? Si, sarò sempre d’accordo con chi è antijuventino“, ha infine concluso.
Quanto dichiarato da Borghi ha inevitabilmente faccio il giro del web, scatenano non soltanto le polemiche dei tifosi bianconeri più stizziti ma anche di quanti – sul versante nerazzurro dell’Inter – hanno apprezzato l’intervento piccato del presidente del Toro Club. “Non era mia intenzione offendere nessuno, la mia era soltanto una battuta paradossale”, ha poi chiarito Borghi in una controrisposta mettendo fine alle voci e alle tante polemiche.
Certo è che la Juventus ha molti estimatori da un lato, ma altrettanti tifosi che disprezzano quanto costruito dalla ‘Vecchia Signora’ negli ultimi anni della sua storia. Specie dopo le varie vicende extra-calcistiche che hanno diffuso a macchia d’olio il malcontento sull’intero meccanismo sportivo italiano. Non ultime le punizioni nei confronti di Paul Pogba (per il quale si prospettano almeno due anni di squalifica per doping) e Nicolò Fagioli, fresco di fermo disciplinare per aver infranto il regolamento in materia di scommesse illecite sul calcio.