Arriva la rivelazione sul futuro dell’allenatore ex Inter. Antonio Conte non sarebbe più il benvenuto: dal club non vogliono che metta più piede in società
Negli ultimi giorni si è parlato con insistenza di un possibile ritorno di Antonio Conte sulla panchina della Juventus. Le indiscrezioni hanno preso quota dopo che lo stesso allenatore salentino ha confessato di non escludere, per il futuro, la possibilità di un ritorno al club a cui è più legato: quello bianconero. Conte è fermo ormai da diversi mesi e sembra che abbia voglia di tornare a lavorare in Italia.
Aurelio De Laurentiis ha provato a portarlo a Napoli e si parla di lui anche in ottica Milan e Roma, nel caso in cui per la prossima stagione Pioli e Mourinho lasceranno vacanti le panchine. Molti tifosi juventini sognano invece un suo ritorno in bianconero, scontenti di Massimiliano Allegri e del suo gioco-non-gioco.
Tony Damascelli, giornalista de Il Giornale, ha rilasciato delle dichiarazioni importanti ai microfoni di TvPlay, spiegato come mai, dal suo punto di vista, è impossibile che Conte rimetta piede alla Juventus.
Per Damascelli Conte non può essere giudicato un possibile sostituto di Allegri. “Lo escludo nel modo più assoluto“, ha rivelato il giornalista. “Ho raccolto delle frasi da dirigenti autorevoli dell’ambiente Juventus che mi hanno detto sempre la stessa cosa, e cioè che Conte non metterà più piede alla Contessina“.
Futuro già scritto: “Conte non metterà più piede alla Juve“
Secondo l’intervistato, fra la Juve e Conte si sarebbe creata una frattura insanabile, dopo l’addio nel 2014. Allegri potrebbe anche rimanere. Questo perché in società apprezzano il suo lavoro: l’allenatore livornese sta ottenendo buoni risultati con una rosa giudicata non altamente competitiva. D’altra parte il club ha bisogno di una rifondazione.
“Allegri ha una qualità: è un aziendalista“, ha spiegato ancora Damascelli, “a differenza di Conte, Mourinho e Sarri, non fa mai una polemica a fine partita, non parla mai del mercato, non parla mai delle assenze. Fa il lavoro che deve fare un dipendente di una grande azienda, anche se non è più grande come prima“.
Ci sono però anche dirigenti che premono per una rivoluzione tecnica. Si pensa insomma che sia necessaria un’ondata d’aria fresca: “L’ambiente juventino è un po’ intossicato. Tutto quello che accade a Torino è sotto la luce dei riflettori delle procure e dei media, mentre quello che accade altrove non viene affrontato con lo stesso vigore polemico”.
Allegri criticato ma funzionale
“Allegri ha un contratto di altri due anni“, ha aggiunto poi il giornalista. “Non è un mistero che sia un professionista che può trovare squadra domani mattina, proprio per quelle qualità che ho elencato“. In tal senso, però, per la Juventus non è necessario prolungargli il contratto. E questo apre alla possibilità che Giuntoli e altri uomini della dirigenza si stiano guardando intorno per trovare un allenatore che possa ricominciare la storia della Juve.
“Come si deve fare? Bisogna riequilibrare i conti“, ha concluso l’intervistato, ricordando che una situazione del genere non riguarda però solo la Juventus: ci sono molte società che sono messe peggio, di cui però, secondo l’intervistato, si parla sempre troppo poco.
Si dice che Giuntoli stia tenendo d’occhio Thiago Motta e Italiano come nomi da poter inserire sulla panchina al posto di Allegri. Intanto, però, l’allenatore livornese è secondo il classifica a 2 soli punti dall’Inter capolista. Ha senso separarsi da un mister vincente?
Voci non confermate sostengono che a Torino nessuno abbia ancora dato ad Allegri conferme sulla fiducia per il prossimo anno. L’obiettivo stagionale della Juve è il quarto posto, e la squadra sta rendendo molto meglio del previsto. Tifosi e società sembrano volere di più, soprattutto in termini di gioco.