Tutto quel che c’è da sapere sulle nuove condizioni di contratto proposte al centravanti argentino e capitano dell’Inter fino al 2028, non manca molto all’ufficialità dell’operazione targata Marotta
Chiunque sulla piazza sta aspettando quel momento. Il momento in cui Lautaro Martinez potrà dire di essere legato ancora ai colori nerazzurri, di cui è fervente rappresentante in qualità di capitano, per il prossimo futuro. Spazzando così ogni dubbio sulla forte concorrenza di mercato che attanaglia l’Inter da diverso tempo, tra interesse in Premier League e intrighi vari nella Liga spagnola.
Come ribadito dallo stesso calciatore e dall’amministratore delegato Giuseppe Marotta prima di lui, per il rinnovo di contratto non manca molto. Anzi, stando a quanto trapelato manca pochissimo. Fosse per il calciatore firmerebbe anche domani, per il dirigente serve invece il giusto tempo per delineare ogni dettaglio nel migliore dei modi e trovare una soluzione in linea con gli obiettivi societari.
Certo l’Inter non ha affatto voglia di lesinare sulle condizioni di un contratto di importanza estrema per l’ambiente, così da suggellare un patto non scritto tra Lautaro e il mondo nerazzurro. L’intesa fra le parti c’è ed è molto forte. Finora il ‘Toro’ poteva contare ‘soltanto’ su un accordo fino al 2026, mentre adesso la prima bozza parla di 2028 come data ultima di scadenza.
Ingaggio da 8 milioni e accordo fino al 2028 con bonus, l’Inter vuole solo Lautaro
Quel che oltretutto verrà ritoccato abbondantemente sarà l’ingaggio percepito. Dai 6 milioni di euro finora percepiti si passerà ad 8 milioni, con tanto di inserimento di bonus prestazionali legati soprattutto al numero di vittorie ottenute dalla squadra nelle competizioni ufficiali e ai risultati personali raggiunti nel corso della stagione.
E che bonus, si potrebbe aggiungere. Considerando che Lautaro è ad oggi ancora il miglior marcatore della Serie A e il numero di gol firmati a suo nome non fa che aumentare di volta in volta. Con un incremento esponenziale rispetto alle annate precedenti, tanto grande da poter superare agevolmente anche quota 30 secondo le previsioni.
Ma al di là del rispetto di queste previsioni, quel che conta più di ogni altra cosa per l’Inter è blindare il proprio simbolo. Una personalità influente come non la si aveva, probabilmente, dai tempi dell’altro argentino Mauro Icardi. E forse dallo stesso Javier Zanetti prima di loro. Una trafila di fuoriclasse tutta sudamericana, a dimostrazione di quanto il club sia propenso ad investire sul calcio passionale dell’altro versante del mondo.