Le dichiarazioni del centravanti argentino sul vecchio infortunio che lo aveva coinvolto in corrispondenza del Mondiale in Qatar, poi vinto dall’Argentina
Ci sono momenti nella carriera dei grandi campioni di gloria assoluta. Come quello che sta vivendo in questo momento Lautaro Martinez con la maglia dell’Inter, ancor più di quanto non abbia fatto nel corso delle stagioni precedenti.
Oggi è un calciatore maturo e parte della sua crescita la deve anche ai momenti di difficoltà. Uno, in particolare, ha rappresentato un punto di svolta sostanziale nella presa di coscienza dei suoi limiti. E ciononostante ha voluto tenere duro per il bene della squadra, per i suoi compagni e per l’intero movimento calcistico nerazzurro.
Raggiunto dai microfoni del canale Star+, il centravanti e capitano dell’Inter ha infatti raccontato del difficile momento vissuto lo scorso anno in prossimità della disputa del Mondiale in Qatar con la maglia della rappresentativa nazionale Albiceleste.
“Ho giocato i primi mesi con un infortunio alla caviglia“, ha ammesso il calciatore con rammarico. “Non potevo e non volevo fermarmi perché sia Lukaku che Correa erano infortunati in quel periodo, restavo soltanto io. Giocavo con le infiltrazioni e prendevo medicinali per ridurre il fastidio”, ha poi aggiunto facendo trasparire ancora un pizzico di apprensione per quanto avvenuto. Certamente una situazione che ogni atleta preferirebbe evitare, ma che almeno una volta nel corso della carriera professionale si trova a dover affrontare.
“Prima della partita contro gli Emirati Arabi ho chiesto al mister Scaloni di non giocare con l’Argentina per riposare, così da arrivare in buona forma al Mondiale. Contro l’Arabia la caviglia faceva molto male, neanche contro il Messico ho potuto fare molto”, ha poi proseguito il calciatore.
“In alcuni istanti mi sembrava di vedere le stelle. Però non ho mai mollato, ho sempre preferito continuare ad insistere. Stavo quasi perdendo sensibilità, ho pianto molto ed è stato difficile. Ringrazio la mia famiglia per essermi stata vicino, avevo proprio bisogno di loro”, ha infine concluso Lautaro lanciato un’occhiata amorevole nei confronti della moglie e della figlia.
Oggi Lautaro sembra comunque più sereno, forgiato dall’esperienza della difficoltà e per l’aver sentito sulle sue spalle la responsabilità di rappresentare non soltanto la sua Nazionale ma anche un club verso il quale avrebbe – e continuerà – a fare il possibile per raggiungere nuovi successi insieme. Il rinnovo, infatti, è vicino.
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