L’accordo fra i nerazzurri e il proprio numero 36 scadrà nel prossimo giugno. Svelata la possibile mossa da parte del club
Matteo Darmian, anche in quest’altra stagione, si sta rivelando un’assoluta garanzia per la squadra di Simone Inzaghi.
Il classe ’89 c’è sempre nel momento del bisogno e lo si è, nuovamente, rivisto anche dopo l’infortunio che ha colpito Benjamin Pavard nel corso del match disputatosi lo scorso 4 novembre al ‘Gewiss Stadium’ contro l’Atalanta: giorno in cui, neanche 5 minuti dopo il suo ingresso in campo, l’ex Manchester United si è procurato il rigore che ha poi valso il momentaneo 0-1 in favore dell’Inter.
“È un ragazzo che io e Ausilio abbiamo preso per pochissimi soldi e che invece, quest’oggi, vale molto molto di più rispetto alla cifra per cui è stato acquistato. Si tratta di uno di quei calciatori che stimo di più per la serietà e per un’insieme di valori che ha. E’ una pedina che piano piano ha dimostrato il suo valore senza che i giorni gli abbiano dato tanto spazio. Sì, lo definisco il mio miglior colpo low-cost degli ultimi anni”. Così ha recentemente parlato l’AD dell’Inter, Beppe Marotta, sul conto di Matteo Darmian: calciatore per cui emerge una (possibile) novità sul proprio prolungamento di contratto coi nerazzurri.
Altro che opzione per un’altra stagione: l’Inter pensa al rinnovo biennale di Darmian
L’accordo, quest’oggi ,in essere tra Matteo Darmian e l’Inter scadrà a giugno 2024. Contratto in cui, quando ancora ricorreva febbraio 2023, le due parti inserirono l’opzione di rinnovo per un’altra stagione.
I rumors apparsi negli ultimi mesi davano i nerazzurri, già in principio, disposti a sfruttare questa possibilità anche se, recentissimamente, è emersa fuori una possibile novità.
Il club meneghino starebbe, infatti, valutando di non attivare quell’opzione proponendo direttamente un rinnovo di contratto biennale a Matteo Darmian: accordo che, in quel caso, finirebbe per estendersi sino a giugno 2026 col calciatore che continuerebbe a percepire lo stesso tetto salariale su cui sta facendo affidamento tutt’ora, ovvero sui 2,5 milioni di euro netti a stagione.
Una sorta di premio nei confronti di chi, in tutti questi ultimi anni, si è rivelato un professionista esemplare, sempre dedito al lavoro, mai con una parola fuori posto e che ha fornito, addirittura, un rendimento al disopra delle aspettative. Un assist da segnalare, sin qui, a favore del classe ’89 in quest’inizio di stagione caratterizzato, inoltre, da 18 presenze complessive.