“Un allenatore scarso“, così hanno giudicato uno dei protagonisti della Serie A, mentre scatta d’obbligo il paragone fra José Mourinho e Simone Inzaghi.
Di solito si dà la colpa ai soldi: il campionato italiano non sarebbe più così entusiasmante da quando i club non sono più in grado di acquistare i campioni. Ma c’è anche chi dà la colpa agli allenatori. A coloro che, pur di non rischiare, sono pronti a sacrificare il senso stesso del calcio, trasformandolo il gioco in un affare noioso e prevedibile. La critica insiste soprattutto su Mourinho e Allegri, due interpreti massimi della funzionalità a tutti i costi.
Luigi Maifredi, ex calciatore e allenatore di Brescia, Bologna, Venezia e tante altre squadre, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TVPLAY per parlare di quello che non va in una Serie A sempre meno affascinante e combattuta. Secondo Maifredi l’unica novità rilevante in questa stagione è il Bologna. E lo si dovrebbe a Motta e, soprattutto, al lavoro di Sartori.
“La Juve si sta comportando bene ma come una provinciale“, ha dichiarato l’intervistato. “Non puoi giocare con difesa e ripartenza! Sì, quando si vince tutte le cose si cancellano, ma ribadisco che la Juve si sta snaturando”. E per rendere più chiaro il concetto, l’ex allenatore ha provato a tirar fuori una metafora: “Se vai a mangiare a palazzo, non puoi andare con un vestito scialbo: quando sei alla Juve non sei in periferia”.
Critiche a Mourinho: “Lo trovo scarso come allenatore“
“Allegri e Mourinho sono un problema per la crescita del calcio italiano“, ha continuato l’intervistato, spiegando che la filosofia del corto-muso sta rovinando la Serie A. “Mourinho è scarso come allenatore ma è il numero uno come comunicatore perché ha una grande abilità riuscendo a dare importanza alla vittoria di una coppa che vincono quelli che arrivano settimi, ottavi e noni in campionato”.
Secondo l’intervistato, finché in Italia il pubblico si farà attrarre da personaggi come Mourinho, mettendo al centro un certo tipo di tattica, la Serie A sarà destinata a peggiorare sempre di più. E in questo senso il campionato italiano è mediocre. Non la pensano così, tuttavia, i tifosi della Roma, che continuano a supportare Mourinho, chiedendone la permanenza.
Secondo alcune voci, i Friedkin potrebbero aver già aperto al rinnovo del portoghese. C’è chi parla di contatti già avviati i contatti tra gli intermediari. Ma ora bisognerà capire se lo Special One accetterà di rimanere ancora nella Capitale.
“Però c’è una squadra che si sta facendo valere: è l’Inter. La squadra di Inzaghi sta dominando, come l’anno scorso ha fatto il Napoli. I nerazzurri giocano a livello europeo, a memoria e con grande sicurezza, perché sanno di essere forti. Le altre sono indietro, tolto il Bologna che è una piacevole sorpresa, non vedo squadre che potrebbero giocare per esempio in Premier League“, ha continuato l’ex allenatore.
Tutto deciso per lo Scudetto?
Se l’Inter vince è anche per merito del lavoro dirigenziale. “Marotta è il miglior dirigente insieme a Sartori del panorama italiano. Dirigenti così fanno migliorare anche gli allenatori. Inzaghi era già bravo di per sé e lo diventa ancora di più avendo giocatori di innate qualità. Il comandante è l’allenatore ma è molto importante avere dei grandi giocatori”.
Quindi, secondo Luigi Maifredi per lo Scudetto sembra tutto quasi già deciso: per il campionato non c’è storia. Per fortuna, però, il calcio non è una scienza esatta: “Quello che hai visto di bello finora può essere cambiato nel giro di poco tempo. Certe cose non sono comprensibili, ma è bello per questo“.
A parte ciò, l’ex allenatore e oggi dirigente del Brescia ha detto di credere che, a meno di infortuni particolari, l’Inter possa andare avanti sull’onda dell’entusiasmo.