Se il riscatto da parte del Marsiglia è un miraggio, cosa farne di Correa? L’Inter ragiona sulla possibilità di un clamoroso scambio con la Lazio
Non è affatto detto che i tifosi del club biancoceleste abbiano conservato un buon ricordo del Tucu Correa, ma è oggettivo che proprio a Roma l’argentino abbia giocato le sue stagioni migliori. Per questo l’Inter potrebbe provare a sfruttare il suo cartellino come merce di scambio per arrivare a un giocatore in rotta con la Lazio e che Simone Inzaghi accoglierebbe a braccia aperte.
Ovviamente, l’Inter spera ancora in un mezzo miracolo da parte dell’OM. Qualora il club francese riuscisse a qualificarsi per la prossima Champions (attraverso il campionato o vittoria dell’Europa League), dovrebbe infatti far scattare l’obbligo di acquisto dell’attaccante.
Senza qualificazione (ipotesi al momento complicatissima), è davvero impensabile che i francesi possano trattare il riscatto dell’argentino che finora ha solo deluso. Ecco perché la dirigenza nerazzurra sta studiando soluzioni alternative. Fra le possibilità potrebbe esserci anche quella di un ritorno alla Lazio.
L’Inter, attraverso la cessione dell’argentino, potrebbe provare ad arrivare a Manuel Lazzari, uno dei fedelissimi di Inzaghi negli anni nella Capitale. Il centrocampista trentenne è riuscito a recuperare la fiducia del club, ma l’impressione è che qualcosa si sia rotta a fine settembre fra lui e la Lazio.
Correa alla Lazio e Lazzari all’Inter: idea scambio con Lotito
Manuel Lazzari, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe infatti stato convocato nella sede della Lazio a fine settembre per un incontro con la dirigenza e l’allenatore. A Maurizio Sarri e alla società non sarebbero andati giù certi suoi atteggiamenti un po’ troppo nervosi e spavaldi.
L’anno scorso, a novembre, Lazzari ha rinnovato il proprio contratto con la Lazio fino al 30 giugno 2027. Ma già quest’estate il laterale aveva dato prova di essere un po’ insofferente alla gestione del coach ex Napoli e Juventus.
Così, a inizio stagione, come prevedile, Sarri ha tenuto Lazzari spesso in panchina. Si dice appunto che l’esterno non l’avrebbe presa bene. Da qui i conflitti e forse le parole di troppo che sono state subito stigmatizzate dalla dirigenza. Dopo quel confronto la situazione si è evidentemente calmata. Lazzari ha cominciato a trovare un po’ più spazio e a dimostrarsi utilissimo per il gioco di Sarri.
Lazzari al posto di Cuadrado
Nell’ultime uscite l’ex Spal è stato uno degli uomini più vivaci della squadra biancoceleste. E se ne è accorto lo stesso Sarri. Il terzino veneto sta quindi attraversando un ottimo momento in stagione.
E il suo allenatore lo aveva elogiato a modo suo già dopo la gara contro il Genoa: “Per tanti motivi, fatico a far giocare insieme Lazzari e Pellegrini. Hanno caratteristiche diverse. E siccome Lazzari negli ultimi due mesi è stato baciato da Dio, ne ha fatte le spese Pellegrini. Poi se si parla di aspetti personali sono due buoni giocatori”, aveva raccontato l’allenatore.
Per Inzaghi, uno come Lazzari potrebbe essere il sostituto ideale di Juan Cuadrado, anche in virtù del possibile nuovo stop del colombiano (si parla di possibile operazione). Il trentenne italiano potrebbe infatti offrire all’ex allenatore corsa e dinamismo sulla fascia destra, laddove il mister nerazzurro cerca ora vivacità e nuove soluzioni. Lazzari è sempre stato un giocatore abile dal punto di vista tattico e con un fiuto speciale per gli assist.
Cuadrado avrebbe dovuto offrire le stesse cose al club nerazzurro, ma per via del lungo stop di inizio stagione non ha potuto. Sì è già arrivato a due assist pur avendo giocato pochissimi minuti, ma rischia di fermarsi ancora, per operarsi. E lo stop potrebbe durare tre mesi.
Potrebbe quindi convenire anche trattare subito con la Lazio, per gennaio, senza però poter offrire Correa. È complicata. E lo è anche per fine stagione. Uno come Claudio Lotito potrebbe mai dire di sì a un ritorno di Correa alla Lazio? Il presidente della Lazio è stato bravissimo a sbarazzarsi per una cifra esorbitante dell’argentino. Riprenderlo ora, dopo che il Tucu ha dimostrato estrema fragilità e scarso feeling con i goal, sarebbe poco furbo.