Inter-Atletico Madrid: ecco il responso dell’urna per il sorteggio degli ottavi di Champions League andato in scena a Nyon
Il Napoli se la vedrà contro il Barcellona di Xavi. La Lazio affronterà il Bayern Monaco. L’Inter, invece, affronterà l’Atletico Madrid allenato dall’ex Diego Simone (già avversario della Lazio nei giorni scorsi, nei gironi). Completano il quadro degli ottavi Porto-Arsenal, PSG-Real Sociedad, PSV-Dortmund, Copenaghen-Manchester City e Lipsia-Real Madrid. Le gare di andata e ritorno degli ottavi di Champions League 2023/24 si disputeranno tra febbraio e marzo 2024.
Per tutte e tre le tre squadre italiane la prima partita sarà in casa e il ritorno in trasferta. Più precisamente l’andata si giocherà fra il 13-14 e il 20-21 febbraio 2024. Il ritorno degli ottavi è previsto il 5-6 e il 12-13 marzo 2024.
E così l’Inter giocherà quattro gare quattro volte contro una spagnola in una singola edizione di UEFA Champions League per la prima volta dal 2009/10 (all’epoca ne giocò quattro contro il Barcellona). Sappiamo come andò a finire quell’anno. E chissà che non sia un segno del destino.
“Atletico squadra difficile da affrontare“, ha commentato il vicepresidente Zanetti dopo il sorteggio degli ottavi. “So come il Cholo prepara queste partite. Grande rispetto per l’Atletico Madrid ma noi siamo in condizioni di poter fare due grandi partite”.
Dopodiché Zanetti ha descritto Simeone come un amico e l’Atletico come una squadra di grande cultura e storia sportiva. “Sapevamo che, essendo arrivati secondi, c’erano solo grandi squadre… Ormai giocare la prima in casa è la stessa cosa. Saranno due partite molto equilibrate. Speriamo di arrivare in un momento di forma come quello di oggi. Lautaro ieri ha segnato il goal sbagliato a Istanbul: somigliava a quella giocata lì. Sono contento che Lautaro continui a segnare come sta facendo. Sono molto felice, è un leader e un bravissimo capitano“.
L’Atletico Madrid è davvero un avversario tosto. Per come gioca e per come si difende darà del filo da torcere all’Inter di Inzaghi che non riesce mai a far bene quando ha a che fare con avversari che concedono pochi spazi. Inoltre, Simeone è bravissimo a imporre il suo ritmo, con linee corte e serrate fra i reparti. Per poter affrontare un simile limite occorrerà che Calhanoglu giochi la partita perfetta, imponendo geometrie veloci e cercando di aver una visione più fantasiosa e coraggiosa nei passaggi.
L’Atletico Madrid agli ottavi: l’Inter può farcela
Detto ciò, con tutto il rispetto possibile, l’Atletico non è né il Real né il City. In quest’ottica è giusto rispettare l’avversario ma non ha senso avere paura. Simeone gioca con un 5-3-2, scegliendo in attacco due punte atipiche come Alvaro Morata (8 goal in 15 partite in Liga, e 5 goal in 5 partite in Champions) e Antoine Griezmann (già a 9 goal in 16 partite in Liga). Entrambi stanno giocando benissimo e stanno vivendo forse le loro stagioni più incoraggianti da molti anni a questa parte. In panchina c’è Correa, un altro che trova facilmente la via del goal.
A centrocampo, l’Atletico schiera mediani fisici e abituati a lottare con grande garra agonistica su ogni pallone. Witsel sta giocando in difesa, ma imposta sempre come un regista. De Paul ha trovato continuità e fiducia, Llorente picchia e segna, Riquelme disegna calcio.
L’Inter deve arrivare supermotivata. Sono passati 13 anni da quella Supercoppa Europea persa proprio contro l’Atletico. E ora l’Inter può vendicarsi. In caso di passaggio del turno bisognerebbe poi affrontare una fra PSG e Real Sociedad: due squadre complicate ma non così spaventose.
Inter e Atletico Madrid non si sono mai affrontate per andata e ritorno in una Coppa Europea. Quindi è successo solo in Supercoppa, nel 2010. Il confronto più vicino nel tempo è un’amichevole giocata a Madrid dell’agosto 2018, con Spalletti in panchina. Fu la gara in cui Lautaro Martinez segnò in acrobazia il suo primo goal in nerazzurro. Spalletti a fine match sorrise e dichiarò: “Calma, se sapeva sempre far goal così lo pagavamo 100 milioni”.