Moratti si confessa: “I rimpianti da presidente dell’Inter”. Poi esclude il ritorno

L’ex patron dell’Inter esalta la squadra di Inzaghi: “È fortissima in tutti i reparti. Speriamo sia vicina la seconda stella”

“L’Inter resta molto importante, ma adesso mi sento come uno a cui è capitata una cosa meravigliosa che è alle spalle. Così è però più difficile giustificare la mia passione”. A ‘Radio Tv Serie A’ Massimo Moratti ha parlato del suo presente da sfegatato tifoso interista, non dimenticando il passato che lo ha visto protagonista alla guida del club.

Ritorno all'Inter, Moratti allo scoperto
Massimo Moratti nel 2010 con la Champions (Ansa) – interlive.it

“Il Moratti di oggi è lo stesso di prima – ha sottolineato l’ex patron nerazzurro – Non c’è pù l’Inter che sentivo come un dovere e una passione, adesso sono preso da altre cose. Dalla mia parte ho la fortuna di avere tre figli e dei nipoti che danno un significato a tutto. Non so che vita sarebbe senza l’Inter, mio papà Angelo era tifosissimo e ci ha trascinato”.

“Per me è stato bellissimo, ho sempre fatto tutto pensando a quello che avrebbe deciso lui – prosegue Moratti – I rimpianti sono tantissimi, con Cantona ci sarebbe stato un cambio di marcia. Poi Pirlo al Milan, l’esonero del povero Simoni dalla sera alla mattina e la cessione di Roberto Carlos, anche se fu obbligata per ragioni di bilancio”.

Moratti resterà nella storia dell’Inter come il presidente del Triplete: “È stato fantastico, preparato dai campionati di Mancini e poi da Mourinho. Il più matto di quella squadra era Maicon, a fine partita si lamentava perché il pubblico non sosteneva abbastanza i giocatori. Gli risposi che era fortunato a non essere di fianco a me durante la partita, perché quando lo insultavo io…”.

Moratti elogia Lautaro e Inzaghi, “bravissimi tutti e due”, ma soprattutto l’Inter attuale: “È fortissima in tutti i reparti. Davanti, a metà campo. E in porta si pensava fosse andato via il più bravo (Onana, ndr) del momento e arrivato uno di livello inferiore. Invece Sommer è bravissimo. Poi coi cinque cambi puoi graduare bene la fatica. Speriamo sia vicina la seconda stella”.

Moratti esclude il ritorno all’Inter: “Sono bravi quelli che ci sono”

Settantotto anni compiuti lo scorso maggio, Moratti esclude un ritorno alla guida dell’Inter: “Non mi è mai venuta la voglia di ricomprare il club, sono bravi quelli che ci sono. La cessione della società ha rappresentato un passaggio di responsabilità dopo tanti anni, mi sembrava fosse il momento giusto”.

Ritorno all'Inter, Moratti allo scoperto
Moratti con Eto’o nel 2010 (Ansa) – interlive.it

“Se c’è spazio per un Moratti nel calcio di oggi? Sì, c’è sempre ma bisogna vedere se ha le possibilità economiche per stare dietro alle esigenze di un club come l’Inter”.

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