Un rapporto complicato, quello tra Lautaro Martinez e i calci di rigore. Contro il Bologna, in Coppa Italia, l’argentino ha sbagliato il settimo penalty in carriera.
L’Inter di Inzaghi, specialista della Coppa Italia, ha salutato con largo anticipo la competizione nazionale. Dato il primo posto in Serie A e la qualificazione agli ottavi di Champions, non preoccupa più di tanto l’eliminazione in sé, anche perché l’Inter non ha meritato di perdere contro il Bologna. Le cattive notizie relative alla sconfitta in Coppa Italia riguardano Lautaro Martinez. L’argentino è uscito dal campo zoppicando e ha mostrato per l’ennesima volta di essere troppo volubile e un po’ testardo.
Fra i giocatori di Serie A con almeno 20 rigori calciati, Lautaro Martinez è ultimo per percentuale di realizzazione, e questo è un dato che non può essere più ignorato. Anche ieri sera, contro il Bologna, Lautaro ha mostrato con più giocate di essere un fuoriclasse: fino al rigore sbagliato ha giocato benissimo, recuperando palloni, pressando con ferocia e procurandosi da solo ottime occasioni pericolose.
Lautaro è forte, e con lui in campo l’Inter fa sempre paura. Ma quando la squadra non ci mette rabbia e fame, diventa vulnerabile, specie se il suo capitano non è in campo. Lautaro, dicevamo, ha giocato bene, con la giusta determinazione e lucidità, fino al rigore tirato male. Dopodiché si è spento. Inzaghi avrebbe fatto bene a richiamarlo in panchina, anche per preservarlo. Ma il Toro aveva voglia di rifarsi, ed evidentemente è lui a decidere quando e quanto esserci in campo. E questo non va bene.
La sostituzione è avvenuta solo quando il capitano ha cominciato a toccarsi l’adduttore e a zoppicare. Intanto, però, aveva già smesso di far bene. Dopo il rigore fallito, appunto.
Sono ormai già 7 gli errori di Lautaro dal dischetto su 20 tentativi. Il penalty rischia così di trasformarsi in un problema serio per l’argentino. Il suo cattivo rapporto con il calcio di rigore risale all’ormai lontano 2019. Una partita di Champions: Inter-Borussia Dortmund (poi finita 2-0 per i nerazzurri).
Lautaro prese il pallone e lo mise sul dischetto ma si fece fermare dal portiere Roman Burki. Il secondo errore dal dischetto ci fu contro il Bologna, a luglio 2020. A novembre 2021 l’errore può grave, quello nel derby, quando il Toro riuscì a far esaltare Tatarusanu, non esattamente un campione. Già allora bisognava ammettere che Lautaro non era un asso nel tirare i rigori. Pur angolandoli, non riusciva a imprimere la necessaria velocità alla palla.
Non è mai stato infatti il primo rigorista per l’Inter. Icardi, Lukaku, Dzeko, Calhanoglu… Questi sono stati i giocatori che hanno avuto finora la priorità rispetto a Lautaro sui rigori. Ieri, magari, il Toro avrebbe potuto lasciare la palla ad Arnautovic, che i rigori li sa tirare. Ma non lo ha fatto. Per eccesso di sicurezza. O per voglia di migliorare i propri numeri.
Intanto i rigori segnati sono ancora fermi a 13 su 20. E quelli sbagliati sono diventati 7. Ciò significa che la sua percentuale di realizzazione dal dischetto è al 65%. E, come anticipato, considerando i giocatori di Serie A con almeno 20 rigori calciati in carriera, Lautaro è ultimo della classifica.
In questa classifica Arnautovic è al terzo posto, dato che su 20 penalty ne ha segnati 18 e sbagliati 2 (è al 90%). Calhanoglu è quarto, anche se di rigori ne ha tirati 38: 34 segnati e solo 4 sbagliati (89,5%, la sua percentuale).
Non è cosa sua. E negli anni non è migliorato. Si fa prendere troppo dall’emotività, il Toro. Non ha ancora la freddezza necessaria per calciare con forza e precisione. Cambia troppo spesso angolo e modo di calciare.
Che fare? Non ha alcun senso pretendere che Inzaghi vada da Lautaro a sgridarlo o a dirgli “Da oggi basta rigori!“. Sappiamo che all’Inter, sui rigori, si allenano soprattutto lui e Calhanoglu. Ora dovrebbero cominciare a farlo anche altri. Per esempio Mkhitaryan, che in carriera ne ha segnati 12 su 15 tirati. E Barella, 4 su 5.
Brutte notizie per quanto riguarda il francese. Il giocatore resterà ancora fuori per il solito…
Non è sicuramente un periodo fortunato in casa Inter per gli infortuni. E le notizie…
Il suo addio all'Inter è praticamente certo, la decisione è già stata presa: niente rinnovo,…
La vittoria contro il Lipsia in Champions League è il miglior viatico per l'Inter per…
Inzaghi chiama un suo ex che potrebbe essere disponibile a zero ma solo considerando la…
Conte è stato decisivo per portare a Napoli un fenomeno: ecco il più grande rimpianto…