Cronaca, tabellino, top e flop del match andato in scena al Meazza e valevole per la 17esima giornata di Serie A
Vincere per riconquistare subito i 4 punti di vantaggio sulla Juventus. Questa la missione della squadra nerazzurra. L’Inter affronta un Lecce ben messo in campo e intraprendente, ma alla fine si impone con Bisseck e Barella.
I nerazzurri di Inzaghi si rendono pericolosi al 3′: Thuram serve Mkhitaryan che anticipa bene Falcone in uscita ma poi spara fuori. Il Lecce non attende timoroso e al 9′ risponde con un tentativo di Gonzalez fermato da un buon riflesso di Sommer. Due minuti dopo ci prova Arnautovic ma Falcone fa un mezzo miracolo salvando il risultato. Al 22′ sempre Arnautovic spreca un’occasione d’oro buttandola fuori da ottima posizione.
L’Inter spinge disordinatamente e il Lecce prova a colpire in contropiede. Ci prova Bisseck in torsione con buona coordinazione su angolo: pallone sulla traversa! Passano due minuti e il tedesco segna su suggerimento di Calhanoglu: è 1-0. Il Lecce protesra per la precedente punizione che ha portato alla rete, nata da un tocco di mano di Gonzalez.
Nel secondo tempo si fa subito vivi Calhanoglu da calcio piazzato, respinto senza troppa difficoltà da Falcone. Dopo una conclusione di Gendrey, Carlos Augusto respinge e per Marcenaro lo fa con la mano, o meglio col gomito: il VAR corregge l’arbitro e annulla il rigore. Al 58′ un tarantolato Banda ci prova con un tiro potente da fuori: Sommer si distende e blocca. Un minuto dopo, dall’altro lato, è Mkhitaryan a farsi avanti con un tiro più feroce che preciso. E la palla va di poco alto.
La gara si infiamma e Bisseck sfiora la doppietta di testa. Ci provano sempre da fuori Rafia e Kaba. Poi, nel momento di maggior pressione del Lecce, l’Inter raddoppia con Barella, su un notevole assist di Arnautovic di tacco. Nel finale Falcone salva sulla linea una deviazione di Pavard, poi di pugno toglie dal sette (diciamo dal sei e mezzo) una conclusione di Asllani. Nel recupero Pongracic toglie la soddisfazione del goal al povero Klaassen anticipando anche Falcone e mettendo in angolo.
TOP
BISSECK – Gioca con personalità e dimostra un atletismo impressionante: cresce di partita in partita anche tatticamente, soprattutto in fase propositiva. È forte pure con i piedi e di nuca! Ha istinto e faccia tosta.
MKHITARYAN – È ovunque e gioca trascinando i compagni o richiamandoli alla calma, a seconda delle necessità. Recupera decine di palloni. Il segreto sta proprio nella puntualità con cui penetra il senso della gara e interpreta lo spirito più opportuno a determinare una reazione.
BARELLA – Torna reattivo, spavaldo e decisivo. Ed era ora. Prova a far segnare in tutti i modi Arnautovic. Poi è Arnautovic che fa segnare lui.
FLOP
ARNAUTOVIC – Come Darko Pancev: stessa espressione sofferente, stessi errori di fronte al portiere. È in un chiaro momento no. Non sa concretizzare due chiarissime occasioni. Unica nota positiva l’assist (davvero bello) a Barella.
CARLOS AUGUSTO: Corre e si impegna in tutte e due le fasi: non fa passare gli avversari ma è impreciso nei cross. Avrebbe tanto spazio per aggredire visto il supporto costante di Bastoni.
THURAM – Nel primo tempo è il più attivo dei nerazzurri e manca solo nella zampata finale. Tutto il resto lo fa con generosità, intelligenza e potenza. Nel secondo tempo si nasconde e poi perde la connessione con la partita.
INTER-LECCE 2-0
43′, Bisseck; 78′, Barella
INTER (3-5-2): Sommer 6,5; Bisseck 7,5, Acerbi 6,5, Bastoni 6,5, Darmian 6,5, Barella 7 (88′, Frattesi sv), Calhanoglu 6,5 (75′, Asllani 6); Mkhitaryan 7 (88′, Klaassen sv), Carlos Augusto 5,5 (84′, Pavard 6,5), Thuram 6 (84′, Sanchez sv), Arnautovic 5,5. All.: Inzaghi 6
LECCE (4-3-3): Falcone 7; Gendrey 5 (86′, Venuti 6), Pongracic 6, Baschirotto 5,5, Gallo 5; Ramadani 6, Gonzalez 5 (46′, Kaba 6), Oudin 6 (86′, Sansone sv); Strefezza 6 (64′, Rafia 6), Piccoli 5,5 (73′, Krstovic 5,5); Banda 5,5 . All.: D’Aversa 6
ARBITRO: Marcenaro di Genova
AMMONITI: 15′, Gonzalez; 29′, Calhanoglu; 64′, Piccoli, 68′, Inzaghi; 75′, Pongracic
ESPULSI: 83′, Banda
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