I nerazzurri si sono assicurati i diritti sulle prestazioni sportive dell’austriaco in estate ed ecco che, a distanza di qualche mese, è tempo dei primi bilanci
Quanto dimostrato da Marko Arnautovic sul campo in questi primi mesi della sua seconda parentesi in nerazzurro non è, esattamente, quello che si aspettavano di vedere i tifosi interisti al riapprodo dell’austriaco ad Appiano.
Il calciatore, rimasto ai box per un mese e mezzo a causa della distrazione muscolare di media entità alla giunzione miotendinea del bicipite femorale della coscia sinistra rimediata a fine settembre contro l’Empoli, è tornato a rimettere piede in campo nella prima parte di novembre (saltando così 11 gare). Tegola con cui il tecnico Simone Inzaghi ha dovuto convivere in quest’avvio di stagione.
A conferma del deludentissimo apporto offerto, sinora, dal classe ’89 alla causa interista la sola rete realizzata in Champions League dall’ex Bologna, con quest’ultimo ancora a secco in campionato. A questo punto viene da chiedersi: è Arnautovic ciò che serviva realmente a questa squadra? Probabilmente no, ma resta il fatto che l’Inter ha comunque sborsato un’offerta importante per assicurarselo, da punto e accapo, in estate. Una somma che, in fin dei conti, i nerazzurri avrebbero potuto investire per qualcun altro. Vedi Zapata.
Marko Arnautovic è tornato a rimettere piede a Milano tredici anni dopo la gloriosa esperienza del Triplete a mezzo di un’offerta da 10 milioni di euro complessivi.
8 milioni di parte fissa + 2 di bonus. Questa la formula con cui l’Inter si è assicurata, nuovamente, i diritti sulle prestazioni sportive dell’austriaco. Un prestito oneroso che si tramuterà in obbligo al primo punto ottenuto in campionato dai nerazzurri a partire dal 5 febbraio 2024 in poi.
Tenendo conto del modo in cui stanno procedendo le cose, però, forse non sarebbe stato meglio puntare su Zapata nella scorsa estate piuttosto che sull’austriaco? In fin dei conti parliamo di un calciatore che la dirigenza di ‘Viale della Liberazione’ aveva posto sotto il proprio mirino già da diversi anni.
Un calciatore che era destinato a separarsi dall’Atalanta (tant’è che in molti davano letteralmente ad un passo dall’approdo nella Capitale, sponda Roma) e che, di fatto, è poi finito per lasciare Bergamo accasandosi al Torino. Tra l’altro per la stessa e identica cifra (in questo caso 7 milioni + 3 di bonus) con cui gli attuali vice Campioni d’Europa si sono assicurati l’ex Bologna. Un centravanti che, tra le tante cose, oltre ad essere dotato della stessa e identica fisicità dell’attuale numero 8 nerazzurro possiede, inoltre, due anni in meno rispetto al classe ’89.
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