Il giovane portiere della Fiorentina cresce e sorprende, tanto da esser stato già etichettato come uno dei più promettenti nel suo ruolo sulla scia di un certo Buffon
Ne sono passati tanti. Nomi di peso. Zoff, Peruzzi, Pagliuca, Zenga. Giusto per citarne alcuni. Senza dimenticare il più rappresentativo di tutti, Gianluigi Buffon. Oggi a difendere i pali della Nazionale Italiana c’è un altro Gianluigi, Donnarumma.
La tradizione portieristica italiana potrebbe continuare ancora anche in futuro, perché il Bel Paese continua a sfornare talenti eccezionali. Atleticamente dotati e mentalmente pronti alle sfide più ardue. Forse è proprio quel grado di mentalità una spanna al di sopra degli altri a renderli sempre efficienti nelle competizioni. Qualcosa di cui andar fieri. E ancor più fiera ne va la Fiorentina quando si parla del proprio baby talento Tommaso Martinelli come uno di coloro i quali sono destinati ad avere una carriera di successo.
Il portiere è stato prelevato dalla Viola quando era appena un ragazzino ed ha colto l’occasione di svolgere tutta la trafila formativa nella scuola giovanile della Fiorentina, sino alla completa maturazione culminata persino con la vittoria della Supercoppa Italiana in Primavera ai danni dell’Inter. La stessa società che ad oggi sta iniziando a mostrare segnali d’interesse per il futuro.
Poi la conferma in Prima Squadra, sebbene non abbia ancora avuto modo di disputare gare ufficiali in questa stagione. La sua occasione arriverà presto e nel frattempo non ha perso tempo neppure per farsi spazio negli organici della Nazionale.
Perché proprio con richiamo alle gesta di Buffon, il giovane Martinelli è stato selezionato in un paio di circostanze dall’ex tecnico azzurro Roberto Mancini nel 2022 per uno stage di livello nazionale al fine di selezionare i portieri più promettenti. Insomma, numeri alla mano il portiere inizia a far parlare di sé anche ai piani alti.
Prima o poi arriverà anche una chiamata inattesa, alla quale dovrà rispondere “sono pronto”. D’altro canto l’Inter è coperta fra i pali almeno per i prossimi anni. Ma lo sguardo di Giuseppe Marotta e Piero Ausilio punta sempre un po’ più in là della linea d’orizzonte e certe mosse vanno programmate con largo anticipo, per farsi trovare avanti rispetto alle tante altre pretendenti sul mercato e garantire una certa continuità di fondo.
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