Zhang alle prese con un debito mostruoso: se ne parla ormai da anni, ma le difficoltà finanziarie non riguardano certo solo l’Inter
Con un intervento su X (ex Twitter), il giornalista Fabio Ravezzani ha scatenato una polemica fra tifosi riguardo al confronto fra le situazioni societarie di Juventus, Inter e Milan. “Non stimo chi dissimula per non raccontare la verità su Milan e Inter“, ha scritto Ravezzani. “Il Fondo Redbird non fa beneficenza, né investimenti per passione. Vuole guadagnare presto. Quindi stipendi bassi e mercato indispensabile. Zhang ha accumulato un debito mostruoso e dovrà vendere. Tutto qui“.
Ravezzani intende che la gestione del Milan è orientata alla salvaguardia del bilancio mentre Zhang è riuscito a investire finora indebitandosi fino al collo. Di conseguenza sarà costretto a vendere. Ma non dice che anche il Milan ha a che fare con un debito ingente.
E soprattutto non ricorda che il debito mostruoso dell’Inter è inferiore a quello della Juventus. I dati più aggiornati dicono che il debito lordo della Juventus (al 30 settembre 2023) è di 766 milioni. Il debito lordo del club nerazzurro (sempre al 30 settembre 2023) è di 731 milioni…
Sul web e sulla carta stampata circolano però analisi diverse. Il Giornale scrive per esempio che l’Inter ha debiti per 800 milioni, e che lo Scudetto può essere solo l’ultimo tango prima dell’inevitabile fallimento. Sempre secondo Il Giornale le cessioni di Onana e Brozovic avrebbero consentito al presidente cinese di continuare a poter mandare avanti il club nel 2023.
La dead-line che inquieta Zhang e gli interisti, però, si avvicina sempre di più. La data la conosciamo bene: è il maggio 2024, il termine entro cui il giovane Zhang dovrà rimborsare Oaktree.
Il debito mostruoso di Zhang: la verità sulla situazione finanziaria dell’Inter
Sono tutti fatti noti. Ciò che non si dice è che Zhang ha la possibilità di rifinanziare il bond e che in caso di mancato pagamento Oaktree non sembra affatto interessato a subentrare all’attuale proprietà. Zhang potrebbe davvero vendere, ma non subito e non a prezzo di saldo.
Con un nuovo prestito potrebbe rinnovare il proprio controllo sulla società in attesa di nuove ricche partnership (Qatar Airways, eccetera), e degli introiti relativi al Mondiale per club. Inoltre Zhang aspetta che si sblocchi la questione dello stadio.
Con un progetto avviato per lo stadio di proprietà il prezzo del club supererebbe il costo degli 1,2 miliardi finora richiesto da Suning.
Quanto al Milan, le cose non vanno tanto meglio. RedBird è in una situazione complicata. Cardinale non ha i soldi per pagare il debito che Elliott rivuole subito. Per questo chiede fondi a PIF, in Qatar e a Investcorp.
Milan virtuoso e Inter insolvente?
Va detto però che il Milan ha chiuso il bilancio con un +6,9, mentre l’Inter con un -85. Il club nerazzurro, per sostenere quel debito, paga 50 milioni circa di interessi annui. Per ora è riuscito a sostenere il peso di queste spese in più attraverso i traguardi sportivi e con il player-trading.
Per la prossima stagione, per esempio, l’Inter potrebbe autosostenersi attraverso un’unica cessione. Magari quella di Dumfries. La dirigenza ha saputo lavorare benissimo negli anni scorsi con grandi plusvalenze e ottimi acquisti a zero. E potrebbe farlo ancora, e portarsi a casa per meno di 20 milioni (commissioni incluse) Buchanan, Zielinski, Dialó e Taremi. Il Milan non ce la fa a sostenersi allo stesso modo e deve spendere tanto a ogni sessione di mercato. La Juve, invece, ha bisogno di 300 milioni di aumento di capitale.
La teoria di un Milan virtuoso che è riuscito a risanare il proprio debito è di per sé poco limpida. Milan ha sanato i debito, è vero. Ma lo ha fatto nel momento in cui Mr. Li è fallito. È lui, il povero Li, che si è pagato da sé il debito, e senza volerlo. Il risanamento non passa attraverso una vera azione di risparmio o riordino dei conti.
Tutto ciò per dire che l’Inter non è in un momento facile e che Zhang sta attraversando serie difficoltà nella gestione dei conti. Per rimanere al comando della nave anche dopo maggio 2024 dovrà chiudere il rifinanziamento entro fine gennaio, questo perché serviranno almeno 3 mesi per la burocrazia.
In caso contrario l’escussione debito e la cessione club a Oaktree a fine maggio sarebbero eventualità da prendere in considerazione. Anche se il passaggio a Oaktree resta un’ipotesi remota.
Le difficoltà sono palesi. Ma le stesse difficoltà riguardano anche Juve e Milan. L’unica squadra di alto livello in Italia con i conti in ordine è il Napoli, che tuttavia non riesce mai a fare lo scatto di qualità e a liberarsi dall’impellenza di vendere i top-player.