Okaka subito all’Inter: ecco cosa succede

Persiste l’emergenza offensiva per l’Inter ed Okaka è ancora alla ricerca di una nuova squadra, ma le chance di approdo sono bassissime nonostante la disponibilità ad un colloquio 

L’innesto di Tajon Buchanan lungo la corsia destra potrebbe finalmente porre fine alle tante speculazioni sul profilo che avrebbe raccolto l’eredità di Juan Cuadrado come alternativa a Denzel Dumfries nel ruolo di riferimento. E soprattutto, può distogliere l’attenzione di Simone Inzaghi da una delle due preoccupazioni sollevate nell’ultimo periodo. L’altra, come noto, è relativa al reparto offensivo.

Okaka all'Inter, idea di mercato a zero
Stefano Okaka, centravanti ex Basaksehir (LaPresse) – interlive.it

Un reparto che salvo la forza di Lautaro Martinez e Marcus Thuram, appare spenta e priva di lucidità. Motivo per cui anche lì nel bel mezzo dei quattro attaccanti a disposizione i tifosi hanno chiesto e continuano ad invocare l’aggiunta di un quinto attaccante di spessore. Qualcuno da pescare possibilmente a parametro zero per non incorrere in ulteriori spese nel corso di una sessione durante la quale l’amministratore delegato Giuseppe Marotta ha dichiarato di non voler fare affatto affari con nessuno.

Sebbene piaccia tantissimo il profilo di Medhi Taremi e sono già stati lanciati segnali importanti in vista di giugno, qualcuno pronto a fare le valigie e partire alla volta di Milano c’è già.

Okaka all’Inter? Opzione da accantonare, nonostante il basso impatto economico sulle casse societarie

In particolare Stefano Okaka, accostato alla formazione nerazzurra di Inzaghi diverse settimane fa a seguito della sua disponibilità immediata a fare rientro in Italia dopo la parentesi vissuta in Turchia con la maglia dell’Istanbul Basaksehir. Il trentaquattrenne ha alle spalle esperienze di grande valore ma non è al momento un’idea di mercato che l’Inter percorrerebbe di buon gusto.

Okaka all'Inter, idea di mercato a zero
Okaka proposto sul mercato italiano da svincolato, idea Inter in attacco (LaPresse) – interlive.it

Qualunque tipo di proposta da parte della sua entourage verrebbe pertanto accantonata, soprattutto se si trattasse di qualcosa a lungo termine. La dirigenza deve infatti sottostare a regole interne ben precise ma non vuol neppure accontentarsi. Del resto, gli obiettivi restano chiari: oltre allo Scudetto bisognerà comunque puntare a fare il massimo anche in Champions League. E perché no sperare di poter tornare in finale, prima o poi, per alzare un trofeo che manca da troppo tempo in bacheca.

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