De Paul è riuscito a riconquistare la fiducia del Cholo, ma non è esclusa una proposta di scambio con l’Inter
La Juventus non prenderà Rodrigo De Paul a gennaio: non ne ha la forza, nemmeno in prestito. Pare che Cristiano Giuntoli abbia anche fatto un timido sondaggio con l’Atletico, sentendosi rispondere che De Paul non è in vendita né cedibile a titolo temporaneo. Insomma, per prenderlo c’è bisogno di un’offerta alta, vicina ai 30 milioni cash. C’è da dire che a Torino nessuno si è però meravigliato più di tanto di fronte a un simile rifiuto: alla Juve sapevano benissimo che De Paul era uno degli obiettivi più complicati per il centrocampo.
Il passaggio sarebbe stato possibile solo qualora De Paul si fosse impuntato con l’Atletico. Cosa che, evidentemente, non ha fatto. E non perché sia così contento di continuare a giocare in Liga…
Anche se l’ex Udinese sta giocando un po’ di più rispetto all’anno scorso ed è da vari mesi considerato come una pedina utile da Simeone, il centrocampista argentino appare ancora abbastanza insofferente, per non dire infelice, della propria condizione a Madrid. Dall’Argentina si levano voci circa un’irrisolvibile antipatia nei riguardi del suo allenatore. Potrebbero essere illazioni fondate sul nulla. Ma evidenti appaiono i dubbi del centrocampista circa l’ipotesi di una sua permanenza nel mondo in biancorosso.
Probabilmente De Paul continua a giudicare la sua storia all’Atletico come un amore mai sbocciato e che sarebbe meglio troncare prima che finisca male. Magari avrebbe preferito lasciare già la scorsa estate. E, in quest’ottica, potrebbe intendere i prossimi mesi come gli ultimi in cui sarà chiamato a giocare agli ordini di Simeone.
A inizio estate i Colchoneros potrebbero perciò cercare acquirenti, e potrebbero quindi anche interfacciarsi con le big di Serie A. Non è escluso che all’Inter possano offrire De Paul in cambio di Calhanoglu, che è uno dei nomi che più solleticano le fantasie tattiche di Simeone.
Ovviamente la risposta nerazzurra sarebbe negativa. Il turco è troppo importante per l’Inter: non si tocca. E anche se De Paul è un nome che piace alla dirigenza nerazzurra, uno scambio con Calhanoglu non sarebbe mai preso in considerazione come un affare conveniente.
Scambio fra De Paul e Calhanoglu: neanche a parlarne
Per ora la porta di uscita è blindata. Rodrigo De Paul, accostato per anni all’Inter e di recente prima alla Juve e poi al Milan, continuerà il resto della sua stagione a Madrid. Lo ha spiegato Simeone. “Rodrigo è un giocatore davvero importante per noi. Lo dico perché sta continuando a crescere. Tutto quello che farà ancora in più sarà un bene principalmente per lui stesso e poi anche per la squadra, perché la rafforzerà ulteriormente“, ha dichiarato il Cholo.
Alle dichiarazioni di Simeone si oppongono però quelle dello stesso Rodrigo de Paul, che non pare soddisfattissimo della sua terza stagione da giocatore con l’Atletico. Il centrocampista non si è mai nascosto e ha più volte rivelato di non sentirsi così importante per la squadra spagnola (come invece sente di essere per la Nazionale argentina).
In pratica sembra che De Paul sembra abbia già da un po’ esaurito il suo limite di pazienza. Anche ultimamente non ha resistito alla tentazione e ha lanciato una frecciatina ai danni del suo connazionale e allenatore Diego Simeone. L’ennesimo sfogo per fargli capire che non si sente così prezioso per il club.
Le parole di Rodrigo De Paul
Lo ha fatto in un’intervista rilasciata al programma Universo Valdano, conversando con l’ex giocatore e allenatore Jorge Valdano. E qui è esploso il malcontento del centrocampista. Solito motivo: il poco tempo che gli è stato concesso da quando ha firmato con l’Atletico nel luglio 2021.
“Mi sento più importante con l’Argentina che con l’Atletico“, ha detto De Paul. Anche se poi, da giocatore d’esperienza e grande personalità qual è, si è assunto parte della responsabilità di questa spiacevole situazione. “Dipende da me. E penso sempre di dover fare di più… La differenza è che quando sono arrivato in Nazionale non c’era una struttura così solida. Ho avuto molta più influenza. Invece all’Atletico c’era già una base completamente costruita“.
In questo senso, ha riconosciuto che in questa stagione ha iniziato a ricevere maggiori opportunità e minutaggio. E che questo lo ha fatto sentire “molto più importante”, anche se è chiaro che vuole aumentare il numero di minuti giocati.