Al termine di Genoa-Inter, finita 1-1, Inzaghi parla di una partita combattuta e ammette che la squadra avrebbe dovuto difendere meglio
“Potevamo difendere meglio sul corner che ha portato al goal dei liguri a un minuto dalla fine del primo tempo… Non era semplicissimo giocare, il campo era pesante“, ha dichiarato Simone Inzaghi ai microfoni di DAZN dopo il fischio finale di Genoa-Inter. Un’uscita mazzarriana per un allenatore ripiombato in alcune delle incertezze che lo avevano penalizzato la scorsa stagione. Nulla di grave: finora ha dimostrato di saper fare meglio, contro chiunque. E anche nelle interviste.
“Il Genoa è molto intenso, difende medio-basso. Ma avevamo difficoltà stasera e bisogna evidenziare i meriti del Genoa. L’assenza di Lautaro non deve essere assolutamente un alibi. Mancavano anche Dimarco e Cuadrado, e sono assenze pesanti, ma abbiamo giocatori pronti a sostituirli. Poi speriamo di recuperare Lauti e Dimarco già col Verona”, ha commentato Inzaghi.
“Dovevamo muovere la palla più velocemente. Si è fatto meno bene del solito, anche perché il Genoa ha saputo metterci in difficoltà“, ha continuato il mister nerazzurro. E in effetti, il Genoa, anche se basso in classifica, si dimostrato come una squadra coraggiosa e ben messa in campo. Gilardino ha schierato la squadra a specchio e aggredito bene nel primo tempo, per poi difendere con ordine nel secondo.
L’Inter, senza Lautaro, senza idee e senza brillantezza fisica, è parsa come una mosca nervosa incapace di uscire dalla tela del ragno. Thuram è apparso sottotono. Sanchez, come sempre, impalpabile.
Colpa di Inzaghi? Sul percorso fatto finora, non c’è nulla da dire, ma sulla partita di stasera, il tecnico interista ha mostrato sui vecchi vizi; cambi tardivi, poco coraggio nella gestione del ritmo e incapacità di cambiare forma di gioco. Vincendo, Inzaghi avrebbe potuto raggiungere il record nerazzurro di vittorie in un anno solare e laurearsi campione d’inverno con due giornate d’anticipo. Ma ha steccato.
Inzaghi deluso dopo il pari col Genoa: “Potevamo far meglio, ma sapevamo che sarebbe stata dura“
“Chiudiamo un girone con un’ottima classifica“, ha poi chiosato il tecnico nerazzurro. “Non siamo contenti del pareggio ma sapevamo che sarebbe stata dura stasera: il Genoa sta bene. In pratica, non posso rimproverare nulla ai ragazzi se non un errore fatto un minuto dalla fine del primo tempo. Non avevamo mai preso goal da palla inattiva…”
E alla fine Inzaghi ha ammesso che il Genoa ha meritato il pari: “Per com’è andata la partita, non potevamo fare di più, sono stati bravi. Partite come questa sono decise da episodi“.
Dopodiché Inzaghi ha spiegato che ora la squadra vuole voltare pagina per iniziare bene il 2024 contro il Verona, proseguire in Champions e onorare la Supercoppa. “Dobbiamo anche continuare così in campionato“.
Poi, in conferenza stampa, Inzaghi ha voluto commentare lo stato di forma di Pavard, punzecchiato da un giornalisti sui cambi tardivi, con Pavard entrato appunto quasi al 90′: “Pavard ha avuto un infortunio complicato ma da una settimana si allena nel migliore dei modi. La titolarità di Bisseck è stata una scelta tecnica. Pavard ha già dato ampia disponibilità per giocare dall’inizio”.
Acerbi pepato sulla Juve: “Loro hanno speso 200 milioni, noi tutti a 0“
“Il Genoa è forte”, ha concluso Inzaghi. “Ha perso con la Fiorentina e in modo rocambolesco col Milan. Per il resto ha dato fastidio a tutti. Dovevamo essere più bravi dopo il vantaggio, questo sì“.
Anche Acerbi ha parlato a lungo ai microfoni di DAZN ragionando sui giocatori che sono andati via e su che sono arrivati. Poi anche una stoccata alla Juve: “Dicono che dobbiamo stravincere il campionato. Ma mi viene in mente la Juve che per Vlahovic, Chiesa e Bremer ha speso 200 milioni, noi invece tutti parametri zero. Cerchiamo di essere equilibrati“.
“Quest’estate abbiamo cambiato tanti giocatori e sono andati via molti campioni, forse se lo scordano…”, ha insistito il difensore nerazzurro.