Bergvall continua a intrigare Ausilio nonostante le alte pretese del Djurgardens: l’Inter vuole continuare a seguire il Pirlo svedese
Lucas Bergvall ha conquistato gli osservatori di molti top-club europei. Nei giorni scorsi sembrava che il Barcellona volesse bruciare la concorrenza e andare all-in sul talento classe 2006 sfruttando la finestra del mercato invernale. La richiesta da 15 milioni di euro fatta dal Djurgardens ha tuttavia rovinato i piani del club catalano. Il Barcellona aveva messo in conto di spendere poco più di 5 milioni… Ci proverà a giugno?
Sulle tracce del giovane regista c’è da tempo anche l’Inter, che ha già cercato di entrare in contatto con l’entourage del ragazzo e di ragionare in termini vaghi con il club svedese. Consapevoli dell’alta valutazione fatta dal club a strisce azzurre di Stoccolma, i dirigenti nerazzurri sperano di poter imbastire un affare in prestito con obbligo condizionato di riscatto.
Pare che gli scout nerazzurri stiano infatti continuando a inviare ad Appiano report entusiastici e che Ausilio sia convinto di poter, in un modo o nell’altro, puntare al giovane come prossimo obiettivo per il mercato estivo.
Il talento svedese ha tecnica, fisico e visione di gioco, inoltre gioca già con grande personalità, eccelle nel dribbling e nell’assist. Il problema, anche per i nerazzurri, è l’alta richiesta per il cartellino. Ma dopotutto in Svezia Lucas è già una specie di celebrità. Non può essere considerato solo una promessa per il futuro: Bergvall ha avuto già l’anno scorso un impatto significativo con la maglia del Djurgardens, con 28 presenze e parecchi assist.
Perché l’Inter continua a seguire Lucas Bergvall?
Se il suo club è arrivato al quarto posto della squadra è anche grazie alle prestazioni del giovane jolly di centrocampo. Intanto il ragazzino ha anche esordito con la Svezia Under 21, segnando un goal a ottobre nel 4-0 contro la Moldavia. Nonostante abbia meno di una cinquantina presenze con i grandi è considerato già un giocatore indispensabile per i Djurgardens, che hanno rifiutato gli assalti dell’Udinese e del Borussia Dortmound.
Su di lui ci sono anche il Barcellona, che però sembra essersi ritirato dalla corsa all’acquisto, il Manchester City, l’Arsenal e il Tottenham. Nel club svedese, il ragazzo viene schierato come trequartista o regista. Ha molta libertà di movimento e tende a star molto vicino alla porta, ma grazie al suo ritmo può far bene anche nei compiti difensivi.
Per la sua età dimostra un buon sviluppo fisico, è agile e alto, ma tratta il pallone con eleganza. Per Ausilio potrebbe essere l’erede perfetto di Calhanoglu, perché in grado di brillare negli spazi stretti e di inventare il passaggio lungo o in verticale.
Sa anche inserirsi, ha una buona resistenza alla pressione ed è abile nell’esecuzione degli uno-due. Insomma, in teoria, il giovane svedese potrebbe diventare un campione, con la sua speciale miscela di creatività, intelligenza calcistica, dinamismo e finezza tecnica.
Altre tre stelle del campionato svedese da tenere d’occhio
L’Inter sta seguendo da tempo anche Rui Modesto, un calciatore portoghese naturalizzato angolano, centrocampista dell’AIK. Il classe ’99 è un esterno veloce e potente, schierato spesso largo a centrocampo ma bravo anche nel giocare come ala offensiva o terzino. Può giocare in una difesa a tre o una difesa a cinque.
Un altro nome da seguire è quello di Sebastian Nanasi del Malmo FF: un classe 2002 di grande agilità. Gioca come fantasista ed esterno ma può essere schierato anche come interno sinistro di centrocampo.
Infine c’è Momodou Lamin Sonko, un 2005, attaccante dell’Hacken. Gioca come ala sinistra, ma potrebbe funzionare anche come centravanti, anche perché vede bene la porta, ha potenza e furbizia.