Inzaghi via se non vince lo Scudetto: Conte si autocandida

Col vento che tira, Simone Inzaghi sembra obbligato a vincere Scudetto: in caso di fallimento potrebbe rifarsi avanti pure Antonio Conte

Non se ne parla abbastanza… ma qualora vincesse la Supercoppa italiana, Simone Inzaghi potrebbe diventare l’allenatore più titolato della storia dell’Inter. E non sarebbe un traguardo qualsiasi. Al tecnico piacentino manca ancora lo Scudetto, che è il risultato più importante per i tifosi. Ecco perché, senza primo posto, le possibilità di un addio a fine stagione sarebbero alte. Anche con lo Scudetto, però, l’allenatore piacentino potrebbe considerare concluso il suo ciclo nerazzurro.

Conte al posto di Inzaghi?
Conte e Inzaghi (LaPresse) – interlive.it

Il rischio più alto riguarda un tonfo in campionato. Senza seconda stella, ambiente e dirigenza potrebbero valutare fallimentare il suo triennio. E questo nonostante le Coppe Italia, le Supercoppe italiane (che potrebbero diventare tre consecutive) e la finale di Champions.

Il problema principale è che un club come l’Inter non può permettersi rifondazioni tecniche. In questo senso, potrebbe essere accolto solo un allenatore in grado di poter supportare il 3-5-2. E chi bisognerebbe prendere, allora?

Antonio Conte potrebbe clamorosamente autocandidarsi, attraverso l’agente e gli intermediari vicini. Attenzione: a oggi Conte viene dato vicino a praticamente tutte le big della Serie A (Juve, Milan, Napoli, Roma…) ma non all’Inter. L’approdo alla società nerazzurra sembra infatti il più complicato, per come il tecnico si è lasciato con la dirigenza e per quello che potrebbe pretendere dalla proprietà.

Volendo puntare sulla destinazione più probabile, a oggi, sembra che Conte sia più vicino alla sponda rossonera di Milano. Anche se RedBird, alla fine, potrebbe optare per qualche altro nome, magari preferendo un allenatore straniero (un giovane come Thiago Motta, oppure Sebastian Hoeneß dello Stoccarda).

In un modo o nell’altro, il Milan potrebbe comunque provarci, considerando che Conte è uno dei pochi coach vincenti in circolazione già pronti a fare risultato in Serie A. Dipende dai soldi a disposizione. Come sempre.

Alla Juve c’è da ricucire il rapporto con la società, inoltre Allegri ha un altro anno di contratto e il club potrebbe avere chiare difficoltà a fare un mercato in linea con le volontà dell’ex. Col Napoli, lo scoglio è rappresentato dagli attriti con De Laurentiis: l’allenatore salentino e il presidente partenopeo si sono già confrontati e scontrati, e sembra complicato che possano trovare nuovi punti d’incontro.

Anche alla Roma ci sono problemi di liquidità. Inoltre la società potrebbe voler virare su un allenatore giovane e poco ingombrante dopo la non felicissima esperienza con Mourinho (che ora sembra destinato a diventare ct del Brasile e comunque assai a rischio esonero nella Capitale).

Conte all’Inter al posto di Inzaghi: affare complicato ma non chiuso

L’unica notizia certa è che Conte vorrebbe tornare ad allenare in Italia. E preferirebbe associarsi a un club in grado di competere subito per il titolo. L’Inter ha già tre o quattro nomi su cui puntare in caso di addio di Inzaghi, e non sembra che Conte sia in questa lista. Marotta e Ausilio puntano da più di un anno a Thiago Motta o in alternativa a Juric.

Conte di nuovo in Serie A
Antonio Conte (LaPresse) – interlive.it

Motta piace anche alla Juve e al Milan, mentre gli altri nomi che possono interessare i bianconeri sono quelli di Italiano e Palladino. Di sicuro si avverte un’atmosfera particolare in Serie A: c’è fermento sulle panchine, e dietro tutti questi venti spira forte l’alito di Antonio Conte.

L’ex Inter, dopo aver chiuso con delusione la sua avventura con il Tottenham, non vede l’ora di sedersi su una panchina. Chi gli è vicino o si spaccia per suo amico giura che punti a un ritorno alla Continassa. Qualche altra voce, invece, lancia indiscrezioni a proposito di suoi tentativi per riavvicinarsi a Zhang e a Marotta.

Secondo questa ricostruzione, Conte si sarebbe pentito di aver lasciato l’Inter e avrebbe vissuto con grande trasporto la cavalcata europea della scorsa stagione dei nerazzurri, fino in finale, immaginandosi alla guida della squadra.

Il problema è economico. L’Inter non potrebbe permettersi il suo ingaggio né un allenatore che pretende acquisti di livello: in questo Inzaghi si è comportato in modo assai diverso da Conte, accettando le direttive del club e senza pretendere esborsi eccessivi. Aveva chiesto di trattenere Lukaku e non è stato accontentato. Aveva pregato Marotta di avere Morata e gli è arrivato Arnautovic… Ma non si è lamentato.

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