Stefano Sensi, il cui contratto in scadenza a giugno non sarà rinnovato, potrebbe tornare nella sua vecchia squadra, quella in cui è esploso in Serie A
Il club nerazzurro vorrebbe venderlo per monetizzare. Basterebbero anche un paio di milioni… Qualcuno si farà avanti? I dirigenti nerazzurri aspettano offerte, ma per ora sono giunte solo vaghe richieste di informazioni. E poi ci sono le voci. Da parte sua, lo stesso centrocampista non sembra più così convinto come a inizio stagione che abbia senso starsene in panchina ad aspettare buono buono che arrivi l’occasione giusta per mettersi in mostra. In questi mesi ci ha provato.
Infortuni permettendo, ha fatto il possibile per conquistare Inzaghi e guadagnare del minutaggio. Ma, con tutta la buona volontà, non gli è stato possibile ritagliarsi uno spazio minimo in un club dove anche Frattesi fatica a trovare continuità.
Per Stefano Sensi si sono già mosse con sondaggi varie squadre di Serie A, alcuni club spagnoli e qualche società della Championship britannica. Di certo, si è fatta avanti la Salernitana (e lo farà ancora, attraverso Sabatini). Ed è da tempo noto l’interesse da parte del Cagliari. Il centrocampista nerazzurro non sembra tuttavia interessato a giocare in una squadra che lotta nei bassifondi della classifica.
Per questo si dice che aspetti si faccia avanti qualche altro club per lui più allettante. Magari il Monza, oppure il Sassuolo. Nelle prossime settimane l’agente del ragazzo continuerà a cercare un acquirente.
Anche l’Inter si aspetta che possa arrivare una richiesta di informazioni da parte del Sassuolo. La squadra allenata da Dionisi è in seria difficoltà, è bassa in classifica e in crisi di risultati. Ciononostante l’impressione è che Sensi tornerebbe con piacere nel club in cui è esploso. Ciò che sembra ormai scontato è che l’Inter stia cercando di concludere per sempre il proprio rapporto con Stefano Sensi.
Sensi al Sassuolo: rifiutate le altre destinazioni in Serie A
Il centrocampista è tra i giocatori che potrebbero lasciare l’Inter nel mercato di gennaio. E su questo ci sono pochi dubbi. Per Sensi avrebbe infatti più senso cercarsi un nuovo club subito, per giocare, invece che aspettare la naturale scadenza contrattuale, e rimanere fino a giugno in panchina. Anche per l’Inter sarebbe per più motivi preferibile lasciarlo andare via già in questo mese.
Il Sassuolo, la squadra che lo ha venduto nel 2019 all’Inter per una cifra complessiva di 25 milioni, potrebbe ora riportare all’ovile il centrocampista urbinate per un paio di milioni. Un affarone, sulla carta. Ma a quanto pare i neroverdi non sono convintissimi: Carnevali non vuol spendere né sembra interessato all’ex.
Eppure, uno come Sensi, per caratteristiche, potrebbe essere molto utile a Dionisi, per ridare ordine, idee e creatività a un centrocampo poco in forma. La paura comprensibile che blocca i neroverdi è che il ragazzo non possa garantire continuità atletica.
Più voci però sostengono che il Sassuolo avrebbe già fatto un sondaggio e potrebbe quindi presentare un’offerta nei prossimi giorni. Intanto i dirigenti nerazzurri avrebbero già comunicato al calciatore che il suo contratto in scadenza il prossimo giugno non verrà rinnovato e che sarebbe meglio cercarsi subito una nuova destinazione.
Chi al posto di Sensi?
Insieme a Sensi dovrebbe uscire anche Agoumé. Nonostante queste possibili cessioni, numericamente, Inzaghi non dovrebbe avere necessità di innesti a centrocampo. Nel caso, l’allenatore dell’Inter potrebbe essere pronto a dare maggiore spazio, almeno in allenamento, a giovani della Primavera. Il nome più quotato in questo senso è quello di Aleksandar Stankovic. Ma potrebbero essere aggregati in prima squadra anche Ebenezer Akinsanmiro e Issiaka Kamate.
Nel frattempo gli scout dell’Inter stanno seguendo con interesse il peruviano Piero Quispe, che sembra proprio uno Stefano Sensi più integro dal punto di vista fisico. Potrebbe essere lui l’erede dell’urbinate?
Cosa ne sarà del caro Sensi? La sua avventura all’Inter è partita in modo quasi esaltane, con ottime prestazioni, goal e assist. Troppo presto sono arrivati gli infortuni, sintomi o effetti di un’inaffidabilità atletica che ha reso un potenziale protagonista della squadra una riserva da cedere alla prima arrivata.
Il punto è che il centrocampista sembra avere anche delle pretese abbastanza particolari. C’è chi sostiene che abbia già detto no a Salernitana e Cagliari, per aspettare qualcosa di meglio.