L’Inter è campione d’inverno ma Inzaghi non può essere pienamente soddisfatto dopo la vittoria contro il Verona: ecco le sue parole
Simone Inzaghi ha cercato comprensibilmente di nicchiare sull’episodio della giornata, ovvero il contatto fra Bastoni e Duda nell’azione che ha portato al 2-1 dell’Inter. Il suo tentativo di sorvolare sull’episodio dubbio di cui si parlerà a lungo non significa però che l’Inter creda di essere stata graziata dalla VAR. A fine match, ai microfoni di DAZN, l’allenatore ha spiegato come mai la vittoria è stata in bilico fino all’ultimo: la sua squadra non è riuscita a controllare la gara.
“Dovevamo essere più precisi nella rifinitura“, ha dichiarato l’allenatore dei nerazzurri. “Il Verona è stato avversario di valore. Ma potevamo segnare già prima del goal di Frattesi. Tante altre volte abbiamo fatto meglio e meritato di più. Oggi abbiamo soffferto e alla fine abbiamo vinto. Ma anche saper vincere queste partite è importante“.
Interrogato sulle lamentele del Verona sul 2-1, Inzaghi si è stretto nelle spalle. “Ho perso anche io partite così, ci sta che si lamentino. Il rigore per loro al 98′ c’era. Quando è stato dato, ho guardato Darmian… E lo conosco, sapeva di aver fatto fallo“. Quindi il mister piacentino non ha voluto parlare del contatto fra Bastoni e Duda. Anche perché l’Inter intende, comprensibilmente, sgonfiare sul nascere una polemica che potrebbe andare avanti a lungo e, di fatto, fondata su un’interpretazione sbagliata. Si parla di gomitata, ma Bastoni non colpisce con il gomito il giocatore del Verona.
Inzaghi ha preferito commentare altri episodi strani del match. Come l’errore a porta vuota a fine gara, quando Barella ha passato il pallone a Sanchez, e il pubblico nerazzurro si è infuriato. “Barella voleva far fare goal a Sanchez, un goal che il Niño sta cercando da tempo. Questa è una cosa bella, che incoraggio e mi piace. Ma lo avrebbero comunque annullato, quel goal. Quindi è ok“.
Il tecnico ha voluto parlare anche del campo di San Siro, giudicato inadeguato. “Devono assolutamente rimediare al problema del campo. Sia per l’Inter che per il Milan, la situazione è critica. È difficile fare qualcosa con due squadre che giocano sempre, lo so benissimo. Ma devono fare qualcosa“.
“Ho visto il Milan in Coppa Italia e ho chiamato subito Marotta“, ha continuato l’allenatore dell’Inter. “Bisogna fare qualcosa, è difficilissimo giocare a San Siro adesso. Siamo molto penalizzati, sia noi che il Milan”.
Sul recupero di Pavard, l’allenatore dell’Inter ha spiegato che il francese è importantissimo per la squadra: “Lui è un giocatore di livello internazionale. Lavora molto bene e si è inserito benissimo.”
In conferenza stampa Inzaghi ha commentato parole di Acerbi a proposito della Juve, pronunciate dopo Genoa-Inter. Il difensore aveva sottolineato che la Juve ha speso molto di più dell’Inter ma continua a nascondersi come candidata allo Scudetto. “Abbiamo fatto 48 punti“, ha detto Inzaghi, “e sono tanti. E si danno per scontati, non è affatto così scontato fare questi punti. E non è scontato sostituire giocatori importantissimi che hanno fatto la storia dell’Inter. La società è stata però bravissima a mettermi a disposizione un’ottima rosa con tante difficoltà. Abbiamo sostituito giocatori fondamentali per l’Inter, su questo Acerbi ha ragione“.
Inzaghi ha poi voluto ringraziare Cuadrado, ricordando che l’ex Juve ha giocato con un problema importante al tendine. “Buchanan è un ottimo giocatore, brava la società a prenderlo. L’ho visto allenarsi, ha ottimi dati fisici e ha già esperienza internazionale. Credo sia un ottimo acquisto“.
Sui goal sbagliati da Arnautovic, Inzaghi ha rivelato che quand’era ancora un attaccante si preoccupava di più se non aveva occasioni. “Se ci sono occasioni non mi preoccupo. Segnerà“.
“Anche sul rigore non abbiamo difeso bene. Non doveva arrivare Folorunsho ma dovevamo arrivare noi dopo il palo“, ha continuato Inzaghi.
Infine il tecnico ha anche risposto alle domande di Inter TV affermando che i suoi giocatori hanno messo un grandissimo cuore nella gara. “Ci sono state partite in cui abbiamo fatto meglio, abbiamo avuto qualche problematica, il campo ha penalizzato noi e il Verona. In fase di non possesso dovevamo fare meglio, siamo stati un po’ lunghi nelle distanze ma la squadra ci ha sempre creduto fino alla fine“.
Nella ripresa, Inzaghi ha cambiato l’assetto tattico. Lo ha fatto per creare più densità in attacco, “Sì, abbiamo tolto un centrocampista e messo Sanchez dietro Arnautovic e Lautaro. Volevamo vincerla ma al tempo stesso non disunirci, comunque è una cosa che la squadra può fare“.
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