Bordata dell’ex Inter e Milan nei confronti del laterale nerazzurro. Non solo il classe ’97 nel mirino, coinvolto anche un altro membro della squadra di Inzaghi
Continua a far parlare di sé quanto accaduto lo scorso sabato durante Inter-Verona, match conclusosi 2-1 in favore dei nerazzurri e che ha scatenato innumerevoli polemiche al fischio finale, polemiche che non hanno ancora avuto una conclusione.
A finire sotto condanna alcuni episodi, su tutti quello della sbracciata di Bastoni su Duda, contatto da cui pochi istanti dopo è scaturita la rete che ha valso il vantaggio definitivo in favore della squadra di Inzaghi. Non solo. A sollevare ulteriori polemiche l’esultanza esagerata e giudicata fin troppo sfrenata di Acerbi e Dimarco ai danni di Henry, un attimo dopo il calcio di rigore fallito da quest’ultimo. A tornare sull’episodio ci ha pensato Mario Balotelli.
Mario Balotelli, ex calciatore di Milan, Manchester City e Inter, tra le tante, una volta intervenuto sul canale twitch di Tv Play ha fatto il punto della situazione riguardo gli episodi che hanno visto coinvolti Federico Dimarco e Alessandro Bastoni in Inter-Verona dello scorso weekend. Queste le sue dichiarazioni:
“Esultanza assurda quella di Dimarco, non si fa così. Il contatto tra Bastoni e Duda? Io, in passato, sono stato espulso per molto meno. Quello è fallo e cartellino rosso”. Attenzione però. L’ex centravanti della Nazionale Italiana di Calcio non è la sola ed unica figura che ha voluto esprimere il proprio parere a riguardo in quanto, a uscire allo scoperto, ci ha pensato anche il tifo organizzato nerazzurro.
“In un momento storico in cui la nostra società è certamente più impegnata a perseguire risultati sportivi nel rispetto di uno stringente fair-play finanziario, al contrario di chi non si capisce come possa ancora circolazione in un campionato d’élite nazionale dopo esser stato condannato ed espulso dalle competizioni europee, ci sentiamo in dovere di prender noi le parti dei nostri colori.
Ancora una volta ci troviamo sotto il tiro incrociato di chi per invidia, antipatia opportunità mediatica, ha deciso di ritrarre l’Inter come il male assoluto sulla base del nulla.
Gli episodi sul campo rimangono tali e come tali la correttezza deontologica dovrebbe imporre di giudicarli, almeno fino a quando non si dimostrano frutto di reali condizionamenti.
Già, condizionamento però come quelli certificati attraverso arcinote sentenze del passato che, piaccia o non piaccia, non hanno ancora mai visto coinvolti i nostri colori al contrario delle società di cui spesso son tifosi quelli stessi “moralisti” smemorati che oggi cercano di screditare l’unica società di vertice che ha sempre operato nel rispetto delle regole.
Ci piacerebbe che i media e i moralisti dell’ultima ora dessero altrettanto spazio all’infinità di episodi che hanno spesso condizionato le nostre stagioni a favore di altri, ma ci rendiamo conto che ci vorrebbe una diretta no stop di giorni e giorni per mostrarli tutti, quindi ci limiteremo a fare quadrato come sempre.
Quadrato attorno ai nostri ragazzi a quei dirigenti che con correttezza cercano sempre di fare il bene dell’Inter nel rispetto di quelle stesse regole che altri e non noi han dimostrato di calpestare venendo sempre giustificati col ‘così fanno tutti’ che per fortuna non ci appartiene e ci auguriamo mai apparterrà alla nostra società”.
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