La statistica rivela quanto l’Inter sia efficiente in attacco, ma pecca sul piano delle riserve sia per numero che intensità di gioco e rendimento rispetto alla Juventus
Inter e Juventus, sempre lì. Insieme. Legate da un filo indistruttibile che potrebbe condurle a braccetto sino al termine della corsa stagionale, premiandone una soltanto. Ciascuna con i propri obiettivi e con le proprie caratteristiche di base, rappresentano un duo incredibilmente prolifico e determinato a fare risultato. Almeno in Serie A nessuna produce come loro.
Nello specifico, l’efficienza dell’attacco dell’Inter è insuperabile. Complessivamente i soli attaccanti nerazzurri hanno contribuito alla produzione di occasioni da rete, poi messe a segno, 48 volte e in altre 10 occasioni sono stati assicurati assist preziosi. Di questi, come noto Lautaro Martinez è miglior marcatore assoluto non soltanto della propria squadra ma anche dell’intero campionato. Al suo fianco un calciatore completo come Marcus Thuram, ben equilibrato e capace di adattarsi con facilità d’esecuzione alle svariate situazioni di gioco.
Nel raffronto con i due, tre attaccanti della Juventus non c’è storia. Nessuno tra Federico Chiesa, Dusan Vlahovic e Timothy Weah riesce ad avvicinarsi alle medesime statistiche. Soprattutto tenendo in considerazione che, mediamente, il reparto offensivo bianconero ha fatto registrare un numero decisamente maggiore di minuti giocati nel corso della prima metà di stagione rispetto alla controparte nerazzurra.
Quattro attaccanti troppo pochi, le riserve nerazzurre non incidono e la Juve gestisce con criterio le risorse
Ciò in cui l’Inter pecca, però, è il resto del reparto. I due altri attaccanti Marko Arnautovic ed Alexis Sanchez faticano a carburare, giocano poco e non hanno altre alternative alle loro spalle con cui poter variare schemi di gioco.
Nel complesso sono soltanto quattro gli attaccanti di ruolo in nerazzurro ed è questo uno dei grandi limiti strutturali della formazione gestita da Simone Inzaghi, spesso costretto ad avanzare centrocampisti offensivi come Davy Klaassen ed Henrikh Mkhitaryan ad un ruolo cui non sono ormai più abituati.
Dall’altra parte, facendo leva su un reparto più lungo, Massimiliano Allegri ha a disposizione almeno altre tre alternative in più al ruolo potendo spaziare nella equa distribuzione dei minuti a seconda delle partite. Come visto di recente, anche nel caso della giovane promessa Yildiz, Milik, Iling-Junior e Kean. E i risultati, in ogni caso, sono arrivati.
A seguire il quadro generale dei due reparti offensivi.
INTER
- Lautaro, 16 presenze + 1 da subentrante (1434 minuti), 16 gol e 2 assist
- Thuram, 19 pres (1468 min), 7 gol e 6 assist
- Arnautovic, 2 pres + 11 sub (348 min), 1 gol e 2 assist
- Sanchez, 1 pres + 7 da sub (158 min), 0 gol e 0 assist
Totale: 3408 minuti, 48 gol e 10 assist
JUVENTUS
- Chiesa, 13 pres + 3 sub (1129 min), 5 gol e 1 assist
- Vlahovic, 12 pres + 5 sub (1067 min), 7 gol e 3 assist
- Weah, 7 pres + 7 sub (625 min), 0 gol e 1 assist
- Yildiz, 3 pres + 6 sub (228 min), 1 gol e 0 assist
- Milik, 3 pres + 15 sub (510 min), 2 gol + 1 assist
- Iling-Junior, 0 pres + 9 sub (228 min), 1 gol e 1 assist
- Kean, 6 pres + 6 sub (472 min), 0 gol e 0 assist
Totale: 4259 minuti, 16 gol e 7 assist