Rivoluzione del regolamento in materia diffide e squalifiche in Supercoppa con ricaduta pungente anche in campionato, Inter avvisata in vista della ventunesima giornata
Cambio radicale. Questa è stata la scelta della Lega in merito ad una vera e propria rivoluzione della competizione di Supercoppa Italiana come l’abbiamo conosciuta finora. La nuova edizione deterrà in comune con le precedenti soltanto la destinazione ove verrà disputata, ovvero l’Arabia Saudita in quel di Riyadh.
Quanto al resto, invece, sarà tutto nuovo. A partire dal numero di partecipanti che passerà da due – le classiche finaliste – a quattro. Tale presenza induce dunque il calendario a subire un drastico allungamento, includendo al suo interno anche le due semifinali cui prenderanno parte Inter, Napoli, Fiorentina e Lazio. Ma non finisce qui.
Ad andare incontro al passo in avanti è stato anche il discorso relativo alla ricezione di cartellini gialli, rossi e più in generale diffide e squalifiche. Trovandosi a cavallo con la ventesima giornata, i calciatori che dovranno fare ammenda di qualsiasi tipo di squalifica non saranno intaccati in Supercoppa. Ciò permetterà loro di essere a disposizione dei rispettivi tecnici in ciascuna delle partite in programma.
Le squalifiche in Supercoppa ricadono in Serie A, non c’è più esclusività delle sanzioni nella competizione parallela
Attenzione, però. Nel caso in cui dovessero essere colpevoli nel corso delle partite in questione, allora le relative squalifiche dovranno essere scontate nelle giornate successive in Serie A.
Stretto filo conduttore tra le due competizioni, senza saltare necessariamente l’eventuale finale o balzare direttamente alla disputa dell’edizione di Supercoppa dell’anno successivo. L’espulsione diretta in semifinale, tuttavia, conduce inevitabilmente a saltare la finale per poi tornare disponibile in campionato già dalla ventunesima giornata.
Nel caso dell’Inter, ci sarà da fare attenzione in vista dell’incontro con l’Atalanta di Gasperini il 28 febbraio. Tra le file di Simone Inzaghi sono infatti due i calciatori diffidati e sui quali vige un peso non indifferente: Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu. Non i primi due che capitano, ma pezzi grossi del reparto di centrocampo.