L’armeno non sa neanche che cosa sia il turnover, ne è consapevole di questo il tecnico piacentino. Lo dicono i numeri
Henrikh Mkhitaryan, a 34 anni suonati (con 35 da compiere il prossimo 21 gennaio), continua ad essere uno dei maggiori punti di forza dell’Inter, club che crede fortemente nelle doti tecniche del classe ’89 tanto da averlo blindato nello scorso dicembre a mezzo di un nuovo accordo.
Nel penultimo giorno del 2023, infatti, la società nerazzurra ha reso noto il rinnovo dell’armeno sino a giugno 2026, in concomitanza a quelli di Matteo Darmian e Federico Dimarco, legatosi a loro volta all’Inter sino al 2025 e al 2027. Una decisione, questa, che si deve a quanto fatto di buono dall’ex Roma in quest’ultimo anno e mezzo trascorso a Milano, esperienza da cui il calciatore ha raccolto 7 reti e 9 assist in 75 gettoni totali.
Decisive anche le prestazioni fornite da parte di Mkhitaryan sul campo, calciatore in grado di scalzare anche una giovane promessa come Davide Frattesi, con all’attivo 3 gol e 4 assist in nerazzurro e inizialmente approdato ad Appiano con l’intento di impadronirsi di una maglia da titolare nell’undici iniziale di Inzaghi. Così non è stato però. Eccezion fatta per Calhanoglu, l’altro insostituibile lì in mediana resta proprio l’attuale numero 22 del club meneghino. A confermarlo un dato ben preciso.
24 presenze da titolare per Mkhitaryan su 27 gare disputate dall’Inter in stagione
Henrikh Mkhitaryan sta continuando a dare sempre più l’impressione di aver scoperto una sua seconda giovinezza. Nonostante l’età in forte aumento, il classe ’89 si sta confermando anche in quest’annata uno degli uomini imprescindibili di questa squadra.
A darne prova i 24 gettoni da titolare raccolti da parte dell’ex Roma in questa prima parte di stagione, il tutto in 27 gare disputate dall’Inter. Di queste 24 gare, 9 sono state giocate dall’armeno sino all’ultimo minuto. La sensazione, quindi, è quella che l’attuale numero 22 nerazzurro non sappia nemmeno cosa sia il turnover. Nelle proprie rotazioni, infatti, il tecnico Simone Inzaghi finisce per rinunciare di tanto in tanto a gente come Pavard, Dumfries, Barella e Dimarco ma mai e poi mai a Mkhitaryan.
Due sono le cose a questo punto: o il tecnico piacentino toglie la propria mezz’ala sinistra a partire dall’80esimo in poi, oppure il centrocampista armeno finisce sempre per farsi tutta la partita. In conclusione, quindi, oltre ad aver fornito giocate degne di nota in quest’ultimo anno e mezzo di Inter, Mkhitaryan sta dando prova di avere un’integrità fisica non indifferente, cosa non da tutti a ormai trentacinque anni suonati.