Da Sanchez a Sensi, la campagna acquisti nerazzurra in questa sessione invernale potrebbe non concludersi a Buchanan
Nonostante l’Inter continui a ripetere che davanti non arriverà nessuno, c’è ancora la possibilità che qualcosa in attacco possa cambiare.
Dai piani alti c’è stato risposto “non credo” alla domanda circa una partenza di Sanchez destinazione Arabia. Alle prese con la sua peggior stagione in carriera, il cileno vrebbe delle proposte che al momento non ha preso in considerazione. Ma nel mercato tutto è fluido, e del resto ce n’è di tempo da qui a giovedì 1° febbraio quando terminerà la sessione di calciomercato, la nostra almeno.
Dopo Monza-Inter, Inzaghi ha difeso sia Arnautovic che lo stesso Sanchez dicendo di essere “contentissimo” di entrambi. Chiaramente quella del tecnico è stata una bugia bianca, non avrebbe potuto dire diversamente davanti a un microfono. Va anche detto, però, che non sarebbe facile prendere un attaccante valido in questa finestra di riparazione. I soldi sono pochissimi, come anche le cosiddette ‘opportunità’. Una di queste è Taremi, ma l’iraniano è in Coppa d’Asia e molto più conveniente a luglio, ovvero a zero.
Ma il mercato dell’Inter in entrata può non essersi chiuso a Buchanan anche perché è andato via Agoume e dovrebbe seguirlo a breve Stefano Sensi.
Il centrocampista in scadenza a giugno – 4 presenze per un totale di appena 65′ – ha aperto al Leicester di Maresca, primo in Championship con sette punti di vantaggio sulla seconda, con Marotta e Ausilio ben disposti a privarsene subito onde evitare di perderlo gratis fra qualche mese e per liberarsi già ora del suo stipendio che è di oltre 4 milioni lordi. Ne basterebbero circa la metà per il cartellino.
Perdendo pure Sensi, Inzaghi si ritroverebbe con un ulteriore centrocampista in meno, senza contare che il sesto nelle gerarchie, cioè Klaassen, è apparso quasi sempre impresentabile.
Per questo non si può escludere che l’Inter decida di prendere in considerazione l’innesto di una nuova mezz’ala, sempre low cost e con l’esperienza giusta da gettare poi in campo da subentrante. Ovviamente potrebbe non succedere nulla, che non venga preso alcun sostituto di Sensi valorizzando maggiormente quello che già c’è in casa.
Per esempio Aleksandar Stankovic, da un po’ nel giro della prima squadra seppur sia riuscito a strappare non più di sei convocazioni. Le prime cinque a inizio campionato, tra agosto e settembre, l’ultima in Coppa Italia contro il Bologna.
Figlio d’arte, con suo papà Dejan che non ha certo bisogno di presentazioni, Stankovic jr. è il capitano della Primavera allenata da Chivu e un calciatore di grandi prospettive.
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