Il tecnico piacentino, che di certo non le mandò a dire in quella circostanza, in fin dei conti non aveva tutti i torti: anzi, il ‘Re di Coppe’ ha avuto ragione da vendere
Grazie al successo per 1-0 fatto registrare nella serata di ieri contro il Napoli in quel di Ryiad l’Inter si è regalata l’ottava Supercoppa Italiana della propria storia, la terza consecutiva.
A mettere da parte lo spettro dei calci di rigore ci ha, infatti, pensato il solito Lautaro Martinez, attaccante che non si è di certo fatto trovare impreparato sulla deliziosa palla servitagli a centro area da Benjamin Pavard, anche ieri sera apparso in grande spolvero. Un traguardo, questo, che si è tramutato in realtà anche grazie a Simone Inzaghi, tecnico piacentino che ha aggiunto nella propria bacheca un’altra Supercoppa Italiana, la quinta da quando allenatore e che è diventato così il tecnico più vincente in questa manifestazione.
In fin dei conti stiamo parlando dello stesso tecnico che soltanto nella passata annata era finito alla gogna per via delle 12 sconfitte rimediate in campionato dalla propria squadra – mica poche, è vero – ma che in questi due anni e mezzo di Inter ha contribuito in prima persona alla crescita costante avuta da parte della formazione nerazzurra, sia a suon di trofei che di incassi; E non solo.
“Con me aumentano i ricavi, si abbassano i costi e si alzano trofei”: perché Inzaghi aveva ragione
“Dove alleno io aumentano i ricavi, si abbassano i costi e si alzano i trofei”. Simone Inzaghi aveva parlato così un po’ di tempo fa, sollevando magari anche qualche risata a livello generale e invece, a distanza di diversi mesi, tutto si può dire tranne che il tecnico piacentino non abbia avuto ragione in quella circostanza.
Quello alzato nella serata di ieri difronte agli avversari del Napoli è, infatti, il quinto trofeo in nerazzurro per il tecnico piacentino in due anni e mezzo di Inter, club che con l’ex allenatore biancoceleste alla propria guida si è già assicurato 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe Italiane a partire da gennaio 2022, senza dimenticarci della finale di Champions League raggiunta lo scorso 10 giugno, data in cui Lautaro e compagni dovettero arrendersi sotto i colpi del Manchester City per 1-0.
Naturalmente, Simone Inzaghi e tutta l’Inter sono ora desiderosi di tornare a mettere le mani sul trofeo più importante: quello dello Scudetto, uno Scudetto che il tecnico piacentino non ha ancora avuto il piacere di conquistare al fianco di questa squadra e che permetterebbe ai nerazzurri di rendere pura realtà la seconda stella tanto desiderata.