Soltanto un ultimo mese per decidere se percorrere la strada del rifinanziamento del debito maturato da Zhang nei confronti di Oaktree per salvare l’Inter dalla cessione obbligata
Il tempo è scorso tanto in fretta che ormai non manca molto. La scadenza è alle porte e la gestione Steven Zhang si trova ad un bivio da cui non può affatto tornare indietro. Serve scegliere. Destra o sinistra. E sebbene sotto il profilo meramente teorico la scelta sia stata già presa, sotto quello pratico bisogna decisamente accelerare.
Come noto, il futuro dell’Inter in mano alla gestione Suning è fortemente in bilico, legato alla delicatissima situazione economica cui si trova irrimediabilmente immerso da diverso tempo ormai. A tallonare c’è Oaktree, il fondo americano che al momento del bisogno aveva sborsato nelle casse societarie 250 milioni di euro andati incontro ad un incremento notevole per via del tasso d’interesse stellare.
Ora quel denaro deve rientrare, come vale per un qualsiasi altro prestito, alla base entro il prossimo maggio. Se ce ne fosse stato modo la società si sarebbe già fatta carico di una spesa simile. Ma viste le difficoltà, l’unica pista tenuta in piedi dalla famiglia Zhang è stata quella della possibilità di rifinanziamento del debito al di sopra dell’alternativa di cedere le quote maggioritarie del club a terzi.
Zhang deve affrettarsi, entro febbraio le prime carte per il rifinanziamento del debito Oaktree
Secondo gli ultimi aggiornamenti, attendere maggio non è saggio. E non è soltanto un gioco di parole a far rima. Motivo per cui già entro la fine del mese di febbraio dovranno pervenire i primi documenti ufficiali che attestino la volontà di procedere con tale operazione.
A mettere una pezza potrebbero essere altri fondi statunitensi garanti di ulteriori somme a garanzia dell’operato di Zhang nei confronti di Oaktree. Così facendo, la società gestita dal presidente cinese potrebbe avere ulteriore spazio e tempo di manovra per riassestare i propri bilanci in vista di un futuro migliore.
A tal proposito va tuttavia ribadito come non siano mai del tutto tramontate le ipotesi di cessione delle quote societarie del club ad altri operatori del settore, specie quelli arabi. Un’ipotesi del genere metterebbe infatti fine a diverse questioni finanziarie nell’immediato, con una flebile speranza di poter lasciare Zhang ancora alla guida simbolica del club come socio di minoranza.