Inzaghi è promotore del successo nerazzurro ma per la permanenza è necessaria la vittoria dello Scudetto a fine anno, altrimenti molto potrebbe cambiare
La scorsa stagione era stata chiusa in bellezza con una finale di Champions League giocata ad armi pari contro un Manchester City strafavorito ed infine vittorioso, con un solo gol di scarto.
La stagione attuale è stata dunque aperta con un rinnovato desiderio di voler portare ancora alto il nome dell’Inter in Europa, dominando il proprio girone nella massima competizione per club, senza tralasciare però uno degli obiettivi principali in assoluto più prioritari per l’intero movimento nerazzurro: la vittoria dello Scudetto.
Così il tecnico Simone Inzaghi si è dato un gran da fare non soltanto per allestire assieme alla sua dirigenza un organico all’altezza delle aspettative ma soprattutto per limare tutte le imperfezioni sollevate in passato e far tesoro della grande qualità ormai consolidata all’intero del gruppo. Un gruppo oltretutto unito, all’interno del quale non c’è mai stato favoritismo. Ogni elemento pesa allo stesso modo per il piacentino, andando a completare un puzzle pressoché perfetto.
I primi risultati stagionali si son visti da subito e la prima metà dell’anno – ovvero l’ultima del 2023 – è stata chiusa in bellezza, al primo posto in classifica e con una qualificazione agli ottavi di Champions già messa in tasca.
Proprio qualche giorno fa è giunto persino il primo trofeo stagionale, avendo superato positivamente la duplice prova di Supercoppa Italiana contro Lazio e Napoli grazie a due sontuose prestazioni. E Inzaghi, dal canto suo, sorride parecchio. Sa di cosa la sua squadra è capace. I risultati, continui e positivi, ne sono la prova. E il prossimo obiettivo è la Fiorentina, prossima avversaria in campionato, per fronteggiare la minaccia Juventus sempre alle calcagna.
Lo sguardo dell’ex biancoceleste poi va anche oltre: i prossimi mesi saranno cruciali per far quadrare i conti. Lo Scudetto resta una priorità assoluta, tutto quel che viene dopo è soltanto un plus di cui potersi battere il petto. E semmai quest’ennesimo successo non dovesse arrivare, per Inzaghi non ci sarebbe poi tanto spazio per ulteriori certezze in termini di permanenza e futuro in nerazzurro.
Al di là della formula recitata dal contratto, infatti, lo Scudetto è l’unico scoglio che manca nel palmares di un tecnico cresciuto sotto molti aspetti proprio grazie alla sua gestione in casa Inter. Vincere è importante per sé e per il resto del popolo al suo seguito. Vincere significherebbe assicurarsi un posto anche per il futuro. Inzaghi e l’Inter, ancora insieme.
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