L’armeno è diventato imprescindibile per Inzaghi. A testimoniarlo i 26 gettoni raccolti da titolare in stagione dall’ex Roma, su 29 gare disputate dall’Inter
Lo si era già capito nella scorsa annata quel che avrebbe rappresentato a distanza di un po’ di tempo Henrikh Mkhitaryan per l’Inter, centrocampista che dopo i diversi guai fisici accumulati da Marcelo Brozovic nella passata regular-season è praticamente diventato un titolare inamovibile della formazione di Simone Inzaghi.
Esplosione avuta da Hakan Calhanoglu in cabina di regia a parte, probabilmente, dietro alla decisione di Marotta e Ausilio nel cedere il croato in estate si cela anche l’ottimo rendimento riservato dall’armeno in quest’ultimo anno e mezzo di tempo a servizio dell’Inter (il dato impressionante è quello che il classe ’89 ha già raccolto 77 presenze complessive al fianco dei nerazzurri, condite da 7 reti e 10 assist).
Qualità e quantità. È questo ciò che sta garantendo l’attuale numero 22 del club meneghino – al pari dell’ex Milan e di Nicolò Barella – lì sulla linea mediana dell’Inter, club che oramai vanta tranquillamente uno dei migliori centrocampi in Europa. Un centrocampo, va detto, che difficilmente verrà rivoluzionato.
Ne è consapevole di questo Davide Frattesi – con l’ex Sassuolo approdato in estate a Milano con l’intento di provare a scalzare l’ex Roma (cosa che finora non gli è ancora stato possibile fare) – ma anche lo stesso Piotr Zielinski, calciatore atteso ad Appiano nel prossimo giugno a parametro zero e a cui non resta altro che competere, anche a lui, con Henrikh Mkhitaryan.
Titolarità Zielinski a rischio nella prossima stagione con un Mkhitaryan in questo formato
Henrikh Mkhitaryan, centrocampista sceso in campo da titolare in 26 gare su 29 disputate sinora dall’Inter in stagione, era e resta senza ombra di dubbio uno dei veri punti di forza dell’undici titolare di Simone Inzaghi.
Ammontano già a 2153 i minuti totalizzati in questa prima parte di stagione dall’armeno, 1614 di questi in campionato. Il dato oggettivo, quindi, è quello che il tecnico piacentino non rinunci praticamente mai e poi mai al proprio numero 22, destinato ora a far coppia a Firenze con Asllani e Frattesi lì sulla linea mediana dell’Inter a causa delle assenze per squalifica di Calhanoglu e Barella. Proviamo, però, a guardare almeno per un attimo in direzione della prossima stagione, dove appare praticamente scontato l’approdo del polacco in estate a Milano.
Nel caso in cui l’ex Roma dovesse continuare a esprimersi a questi livelli, infatti, anche per un centrocampista di spessore come Piotr Zielinski – con alle spalle importanti annate trascorse al fianco del Napoli, club per cui ha realizzato 50 reti e 46 assist complessivi – sarebbe cosa alquanto proibitiva provare a scalzare il classe ’89, tra i più in forma nella rosa a disposizione di Inzaghi nonostante i 35 anni portati sulle spalle dall’armeno.