Le prime dichiarazioni del difensore centrale portoghese Tiago Djalò come nuovo calciatore della Juventus a poche ore dalla firma, nessun intesa con l’Inter
Era accaduto un paio d’anni fa per il cartellino di Gleison Bremer, alla fine prelevato dalla formazione bianconera per una maggiore capacità economica e qualche promessa personale in più. Ora la situazione si ripete ancora una volta e con il medesimo esito. Inter e Juventus, poste di fronte alla contesa del cartellino del difensore centrale Tiago Djalò in scadenza di contratto con il Lille, non hanno dovuto darsi da fare più di tanto.
I nerazzurri avevano puntato il calciatore da tempo ed era stato seriamente preso in considerazione per i discorsi di fine stagione, una volta liberatosi a parametro zero dal club francese con cui ormai non c’era più nulla da spartire. Al contrario, però, i bianconeri non hanno mai voluto attendere tanto per poterlo annettere in squadra.
Così dietro pagamento anticipato di circa 8 milioni di euro e con una promessa d’ingaggio migliorata vicino ai 3 milioni di euro stagionali rispetto a quella promessa dalla rivale ferma a 2 milioni, Cristiano Giuntoli si è assicurato un colpo importante che rinforza il reparto arretrato di Massimiliano Allegri già dalle prossime giornate di campionato.
Djalò ha scelto la Juve senza indugio: “Promesso ruolo importante in squadra, mi sento bene”
Presentato in via ufficiale alla tifoseria, Djalò ha preso parte alla sua prima conferenza stampa di benvenuto innanzi ad un nutrito pubblico mediatico. “Sono davvero felice di essere qui, mi sto trovando bene coi compagni e l’allenatore è in gamba”, ha dichiarato il portoghese in prima battuta.
Ma la verità dietro la sua scelta è un’altra: “Non ho scelto l’Inter perché la Juventus mi ha promesso di avere un ruolo molto importante in squadra e penso di aver fatto bene a firmare per loro. Vogliamo fare bene per vincere lo Scudetto”, ha poi concluso Djalò con il piglio di chi si è già ben immesso nelle strategie di Allegri e dell’intera Juventus. Nulla porta a pensare all’Inter, non più. La sua nuova casa è da tutt’altra parte.
La dirigenza nerazzurra dovrà dunque fiondarsi su un altro profilo la prossima estate, tra i tanti ancora in bilico coi rispettivi rinnovi di contratto e qualche altra buona opzione a basso costo che potrebbe non intaccare severamente la salute delle casse societarie.