Sostanza ed efficienza per il difensore centrale de Vrij di rientro fra le colonne dell’Inter di Simone Inzaghi, anche Biasin è consapevole dell’importanza del calciatore finito ai margini lo scorso anno
Vincere è certamente l’unico aspetto che per una squadra assume un valore concreto, perché soltanto questo si traduce in punti e trofei in stagione. Ma per l’Inter non è tutto. Conta anche il gioco. Contano le modalità con cui si fa punteggio. Ed è grazie al raggiungimento della consapevolezza nei propri mezzi e nelle proprie qualità di gioco che la squadra di Simone Inzaghi, nel corso degli anni, ha potuto contare sull’idea di poter arrivare sempre fino in fondo a qualunque competizione si parasse loro davanti. Senza un attimo di paura o tentennamento.
Ciò non significa che non ci siano state difficoltà lungo il percorso o che quest’ultimo possa essere sempre sfavillante, altrimenti si potrebbe peccare di presunzione. E non quello che Inzaghi ha mai avuto intenzione di trasmettere ai propri calciatori. Unità, sacrificio e progresso sono le uniche parole ammesse all’ordine del giorno con una giusta dose d’umiltà a fungere da collante per questi ingredienti vincenti.
All’interno della definizione di unità, poi, c’è anche l’importanza di ogni singolo individuo in squadra. Dal più incline a segnare come Lautaro Martinez in grande spolvero alla sorpresa Marcus Thuram piuttosto che Bejmain Pavard erede ideale di Milan Skriniar. Ma non sono i soli. Tra le vecchie leve si riconfermano al top Francesco Acerbi e Matteo Darmian, senza nulla togliere poi a colui che fino a qualche mese fa era stato etichettato come uno dei possibili partenti per non aver disputato in passato una stagione brillante. L’olandese Stefan de Vrij.
L’inizio di stagione per il difensore centrale è stato decisamente positivo e l’aver potuto meglio alternare il ruolo con Acerbi ha aiutato il calciatore a riscoprire una forza intrinseca che sembrava aver perso nel tempo. In ciò s’è visto lo zampino di Inzaghi nel dare fiducia a tutti, a prescindere dai minuti di gioco. Perché tutti hanno importanza nella creazione di un collettivo stabile.
Da incomodo lo scorso anno a colonna oggi, la riscoperta di de Vrij: “Non ha sbagliato più niente”
De Vrij ha ripreso lucidità, facendo della zona centrale della difesa un safe spot decisivo anche contro avversari fisicamente in forma e propulsori della manovra offensiva delle rispettive squadre.
Una situazione che ha fatto riscoprire anche nei tifosi la gioia di avere un calciatore di simile esperienza e professionalità in squadra. Qualcuno su cui poter contare ancora, con tanto di rinnovo di contratto alla mano. E non come, in taluni casi accade, con una valigia in mano pronto per l’addio.
La vede così anche Fabrizio Biasin, giornalista e noto esperto nerazzurro, in un commento sull’ex Twitter, X: “Era indesiderato un anno fa, il suo rendimento non era all’altezza. È stato zitto alle provocazioni sull’addio e si è guadagnato il rinnovo. Non ha sbagliato più nulla, di de Vrij si parla sempre troppo poco”.