Top e flop del derby d’Italia andato in scena allo stadio San Siro e valevole per la ventitreesima giornata di Serie A
L’Inter parte bella determinata all’attacco per far capire alla Juventus che stavolta non baderà troppo a calcoli. Il possesso è costantemente gestito dai nerazzurri, e come prevedibile i bianconeri attendono nella propria metà campo sperando di poter ripartire in contropiede. Ci prova da fuori a Mkhitaryan. Poi al 18′ si fa vedere Dimarco con un tiro al volo che trova l’esterno della rete.
Al 28′, Calhanoglu innesca con un lancio spettacolare Dimarco che crossa basso per Thuram in area: il francese perde l’attimo per il piatto, chiuso in scivolata di Bremer. L’Inter passa in vantaggio con un autogoal di Gatti: al 37′, Barella la butta in area, Pavard sfiora il pallone in sforbiciata e Gatti devia di petto nella propria porta per anticipare Thuram.
Scoprendosi in svantaggio, la Juve si convince a uscire dalla propria metà campo e si applica come può per impensierire l’Inter. I nerazzurri reggono l’onda, non propriamente d’urto, bianconera.
Tutto il primo tempo è stato dunque caratterizzato dalla gestione nerazzurra della palla: la Juventus non ha mai tirato nello specchio della porta. Nel secondo tempo i bianconeri approcciano la sfida con più cattiveria, ma la prima occasione importante è per l’Inter al 57′, quando Barella allarga per Dimarco, il quale tenta un tiro a incrociare. L’effetto non è bello né precisissimo. Gatti prova a farsi perdonare l’autorete e al 63′ si propone con una conclusione di prima intenzione: la palla esce di poco a lato.
Al 69′ Barella va vicino al 2-0, con un bel tiro al volo, fermato da un miracoloso Szczesny. Poi, al minuto 88′, Arnautovic si trova solo davanti alla porta. E indovinate un po’? L’austriaco fa la scelta sbagliata, angolando troppo poco, e permette così al portiere della Juve di fare un altro intervento decisivo. Ed è l’ultima emozione. L’Inter, con una partita in meno, si porta a +4 sui bianconeri!
TOP
PAVARD – Elegante e dominante in fase di possesso, ma soprattutto attento quando c’è da difendere. Compie buone chiusure e propizia l’autogoal di Gatti con una sforbiciata spettacolare (a vuoto). È ovunque. Ma ovunque non a caso: si mette sempre al posto giusto.
BARELLA – Ingaggia un bel duello con Rabiot e lo vince sotto tutti i punti di vista. Corre più di chiunque altro e prova sempre a improvvisare la giocata intelligente, stavolta senza strafare. E forse è meglio.
BASTONI – Non parte proprio benissimo ma rimane concentrato e cattivo nelle chiusure. Spinge un po’ meno del solito ma dietro respinge tutto e tutti. Alla fine, visibilmente distrutto, continua a battagliare con grande foga.
MKHITARYAN – Dà ritmo con e senza palla, gioca sempre con intelligenza e qualità.
CALHANOGLU – Un altro partitone. Un robot. Il lancio di collo esterno per Dimarco a inizio partita che attraversa trequarti di campo in trasversale è incantevole.
FLOP
LAUTARO – Si vede poco. Lavora sempre troppo lontano dalla porta e appare stanco. Non è neanche colpa sua… Purtroppo ci ha abituati ad altro.
ARNAUTOVIC – Nel lavoro spalle alla porta non va poi così male. Quando è a tu per tu con la rete, o di fronte al portiere, cominciano i guai: certe scelte sono sciagurate.
INTER-JUVENTUS
37′, Gatti (aut)
INTER (3-5-2): Sommer 6; Pavard 7,5, Acerbi 6,5, Bastoni 7 (89′, de Vrij sv); Darmian 6 (73′, Dumfries 6), Barella 7 (89′, Klaassen sv), Calhanoglu 7, Mkhitaryan 7, Dimarco 6 (73′, Carlos Augusto 6); Lautaro Martinez 5,5, Thuram 6 (77′, Arnautovic 5). All. Inzaghi 6,5
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny 7; Gatti 6 (88′, Alex Sandro sv), Bremer 6,5, Danilo 5,5; Cambiaso 6 (88′, Miretti sv), McKennie 6,5 (90′, Alcaraz sv), Locatelli 5,5, Rabiot 5,5, Kostic 6 (66′, Weah 5,5); Vlahovic 5, Yildiz 5,5 (66′, Chiesa 5). All. Allegri 6
ARBITRO: Maresca di Napoli
Amminizioni: 18′, Vlahovic; 32′, Danilo; 51′, Mkhitaryan; 77′, Thuram; 79′, Inzaghi Recupero: 5′
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