L’Inter-Juve più corretta in campo da molti anni a questa parte ha scatenato scontri e tensione fuori dallo stadio
La faccia più brutta del derby d’Italia. Al termine di Inter-Juve, si sono registrati scontri fuori dallo stadio Meazza. E ci sono stati due arrestati tra i tifosi nerazzurri. Inoltre si parla di una cinquantina di Daspo. Eccolo qui il pessimo risultato da abbinare all’1-0 sul campo che ha portato l’Inter a +4 sui rivali bianconeri.
La Polizia, durante le perquisizioni di rito prima dell’inizio della partita, aveva già bloccato un tifoso bianconero, denunciato e allontanato dallo stadio, per possesso di petardi e fumogeni. I poliziotti avevano anche bloccato e allontanato una sessantina juventini: si erano presentati ai tornelli senza i biglietti.
Si intuiva quindi che sarebbero potuti nascere degli scontri. Per questo le forze dell’ordine hanno intensificato controlli e azioni di contenimento. Le precauzioni non sono bastate. La tensione era troppo alta, e alla fine si è arrivati allo scontro.
Gli arresti sarebbero seguiti a degli scontri avvenuti verso mezzanotte. La tensione si sarebbe accesa fuori dallo stadio allorquando un pullman di club di tifosi bianconeri è stato scortato dalle forze dell’ordine all’esterno del parcheggio dedicato al pubblico ospite.
E qui sono spuntati fuori, in un perfetto agguato, i tifosi organizzati nerazzurri. Gli ultras, tutti a volto coperto, si sono resi protagonisti di un fitto lancio di bottiglie. E non è tutto.
Subito dopo, alcuni tifosi nerazzurri hanno cercato lo scontro con le forze dell’ordine, lanciando delle bombe carta verso i mezzi della Polizia. Da qui il danneggiamento di un veicolo della Polizia di Stato.
Come riporta la Gazzetta dello Sport, cinquanta tifosi nerazzurri sono stati accompagnati in questura e due di essi (un ventiduenne e un ventiquattrenne) hanno subito l’arresto. Per gli altri quarantotto è scattata una denuncia per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato.
Gli ultras interisti volevano lo scontro e si erano organizzati per assaltare i tifosi bianconeri. Tutto è avvenuto quindi dopo la mezzanotte, e la tensione è esplosa con il lancio di bombe carta verso i mezzi delle forze dell’ordine e i pullman dei tifosi juventini.
L’aggressione degli ultras interisti nasce come risposta a un attacco organizzato nel tarso pomeriggio dai tifosi juventini. Diciotto tifosi bianconeri, intorno alle 18, erano infatti stati identificati dai poliziotti della Digos dopo aver lanciato un petardo sotto il pullman di un Inter Club che si stava avvicinando al Meazza.
Se al termine della partita, per precauzione, le forze dell’ordine hanno voluto scortato i club dei tifosi bianconeri all’esterno del parcheggio del Meazza, era proprio perché si intuiva la possibilità di un agguato. In via Harar, all’altezza di via Pinerolo, la scorta si è però rivelata insufficiente.
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